Elezioni, a sinistra c’è ‘Umbria più uguale’

I candidati provengono da Rifondazione, Sel e dalle liste civiche progressiste

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di Rosaria Parrilla

Una lista con una forte rappresentanza di donne, 12 per la precisione contro 8 uomini, con un’età media di 49 anni e pronta a rappresentare i territori. È ‘Umbria più uguale’, lista a sostegno della candidata a presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che riunisce esponenti di Sel (13), La Sinistra per l’Umbria (5) e delle liste civiche progressiste (2). Venti candidati che vogliono stare nel centrosinistra ma con uno spirito critico e riunire le forze per combattere «il centrodestra dal volto rassicurante di Claudio Ricci, ma dietro il quale si nasconde quello del populismo, degli slogan razzisti e manifesti sbagliati di Matteo Salvini».

PARLA SERGIO CARDINALI, UNO  DEI CANDIDATI – L’INTERVISTA

La presentazione La lista, che per scelta non vuole avere un capolista, è stata presentata martedì mattina, nella sede della Provincia di Perugia, da Andrea Caprini per La Sinistra per l’Umbria, Francesco Francescaglia di Sel, e Brunello Castellani, coordinatore delle liste civiche progressiste. «Abbiamo voluto ragionare e lavorare su una lista unitaria del centrosinistra e a sostegno della presidente Marini – ha spiegato Caprini -, per una lista all’insegna di caratteristiche che possano dare una mano: giovanile, forte rappresentanza di parità di genere e dei territori».

Il programma Difesa dell’ambiente e del lavoro, rilancio di una regione più solidale e in difesa dei deboli. «Le risposte non possono essere quelle date fino ad ora – ha sottolineato Castellani – ma ci vuole qualcosa di più. Non vogliamo una Regione uguale a quella di adesso, ma che punti a fare un salto in più, per i diritti dei cittadini, per rilanciare lo sviluppo economico. Proprio per questo puntiamo sulle aziende innovative: 100 idee, ovvero contiamo che la Regione dia risorse per far nascere 500 imprese nei prossimi cinque anni di legislatura».

Giudizio positivo Tutto sommato, nonostante le difficoltà in cui ha operato la giunta uscente, per Umbria più uguale il bilancio è positivo. «È un modello che ha puntato sul sociale, la sanità pubblica, è una delle migliori a livello nazionale, e non ha lasciato indietro nessuno. Ora serve un’Umbria migliore, per mettere a punto e migliorare certi aspetti, per un’Umbria più, non diversa. Non vogliamo consegnare la regione al centrodestra, che ha in mente un modello che rifiutiamo con forza. Ecco perché bisogna stare insieme e unire le forze. Meno populismo – conclude Francescaglia – e più proposte critiche».

Twitter @Ros812007

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