Insanguinata, nuda, senza documenti e in gravi condizioni. Così una transessuale 30enne di origini peruviane è stata trovata all’alba di mercoledì, intorno alle ore 6.30, da alcuni residenti di via Angeloni, a Perugia, sul marciapiede posto di fronte all’ufficio postale. Soccorsa dagli operatori del 118, è stata trasportata in ‘codice rosso’ all’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’: ha riportato diversi traumi – fra cui un trauma facciale – che hanno necessitato del ricovero in rianimazione.
Le indagini
Il telefono della transessuale è stato individuato a pochi metri di distanza dal punto in cui è stata raggiunta dagli operatori sanitari e dalle forze dell’ordine. Sull’accaduto sono in corso indagini da parte della polizia di Stato, in particolare della squadra Mobile di Perugia. Diverse le ipotesi al vaglio degli inquirenti, fra cui la caduta – volontaria o meno – dal balcone di un’abitazione posta al secondo piano ma anche una lite finita nel sangue. Al vaglio degli inquirenti c’è senz’altro la presenza anche di un’altra persona nell’appartamento che la 30enne, residente a Firenze, utilizzava saltuariamente per incontrare dei clienti: resta da capire nel dettaglio cosa sia eventualmente accaduto fra i due.
La nota della Questura
Nella prima serata di mercoledì la questura di Perugia ha fatto il punto sull’accaduto: «Nelle prime ore del mattino, in via Mario Angeloni, sulle scale prospicenti l’ufficio postale è stato soccorso un cittadino di nazionalità peruviana di anni 30, completamente nudo in posizione prona, privo di coscienza e con un’evidente fuoriuscita di sostanza ematica dalla testa. Lo stesso veniva trasportato da personale del 118 presso il locale pronto soccorso, dove si trova tutt’ora ricoverato presso l’unità di terapia intensiva in prognosi riservata avendo riportato molteplici traumi in varie parti del corpo. È plausibile ritenere che lo stesso sia caduto dal cornicione di un balcone posto al secondo piano dello stabile in parola. Sono in corso approfondimenti investigativi da parte della squadra Mobile e del locale Gabinetto provinciale di polizia Scientifica finalizzati a ricostruire le cause dell’evento lesivo».