Regione, sit-in del M5S: «Marini dimettiti»

Perugia, cartelli e proteste: «La presidente è in conflitto d’interesse». Secca la replica della Regione: «Superate tutte le verifiche di legge».

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Hanno deciso di andare a fondo sulla questione. Così martedì mattina, prima della riunione in consiglio regionale, i consiglieri 5 stelle Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari hanno improvvisato un vero e proprio sit-in di protesta contro la presidente della Regione Catiuscia Marini. Cartelli bene in vista, il messaggio lanciato è chiaro: ‘Marini dimettiti’.

Doppie e triple pensioni «Questa Regione, queste ‘regimetto umbro’ che dura da 40 anni – ha affermato Liberati nel corso di una conferenza stampa davanti a Palazzo Cesaroni – continua a voler nascondere le sue criticità. In particolare, qualcuno percepirà doppie e triple pensioni, non sempre lavorando, come è evidente nel caso dei consiglieri in aspettativa. Tutto questo a carico dello Stato. Siamo alla seconda interrogazione che abbiamo presentato su questo argomento che però viene cassata e non inserita all’ordine del giorno dell’Assemblea legislativa». Irricevibile, aveva infatti risposto la presidente dell’assemblea Donatella Porzi, per «insussistenza di competenze e poteri della Giunta regionale e del suo Presidente in relazione al quesito formulato». «Dovrebbe escludersi – scrivono infatti gli uffici – l’ammissibilità di quesiti che si riferiscono a fatti, atti, attività estranei alla competenza amministrativa e all’azione politica dell’esecutivo».

Conflitto d’interessi Nel corso dell’incontro, durante il quale sono stati esposti cartelli sulla ‘questione morale’ e contro le «doppie e triple pensioni», i consiglieri Andrea Liberati a Maria Grazia Carbonari hanno anche rilevato «il conflitto di interessi della presidente della Giunta, Catiuscia Marini, relativamente al suo incarico di dirigente, in aspettativa, di Legacoop. Abbiamo chiesto all’Ufficio di presidenza dell’Assemblea di valutare se esiste l’incompatibilità. Come minimo la presidente Marini dovrà dimettersi da Legacoop, e vi assicuro che lo farà. Andremo poi a verificare le delibere di Giunta in cui lei non si è astenuta ma anzi ha votato, pur trattandosi di note che sono arrivate in Giunta da parte di Legacoop».

La replica Immediata e secca la replica della Regione: «Non esiste alcuna supposta condizione di ineleggibilità, né tanto meno di incompatibilità della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ai sensi della legge 23.04.1981 numero 154, che detta norme in tal senso». Lo afferma una nota di palazzo Donini, che prosegue così: «Si precisa inoltre – il riferimento, seppure non esplicito, è alle affermazioni odierne del gruppo del M5S in Regione – che sia la candidatura a presidente della Regione, sia la sua successiva avvenuta elezione, sono state sottoposte alle verifiche di legge da parte delle competenti autorità».

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