Umbria in Cina: «Soldi pubblici, affari privati»

Il centro destra: «Il capo di gabinetto della Marini a una fiera mercato con la sua azienda, mentre alle altre imprese sembra che fosse stata comunicata la mancanza di spazi». La replica: «Tutto regolare»

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La premessa è che «dal 14 al 22 novembre 2015 si è svolta la missione di sistema organizzata dalla Regione Umbria a Chongqnig/Chengdu (Cina) autorizzata con una delibera in cui venivano individuati i componenti della delegazione istituzionale della Regione Umbria, ai quali sarebbero state liquidate le spese di viaggio, vitto e pernottamento. Tra i partecipanti figurava, oltre al vicepresidente Fabio Paparelli, anche il capo di gabinetto della presidente Catiuscia Marini, Valentino Valentini». E fino a qui, niente di nuovo

La firma dell'intesa Umbria-Cina

La firma dell’intesa Umbria-Cina

Le domande Poi però, in un’interrogazione a risposta immediata (in question time), i consiglieri regionali di opposizione Raffaele Nevi (FI), Sergio De Vincenzi, Claudio Ricci (Rp), Emanuele Fiorini, Valerio Mancini (Lega nord) e Marco Squarta (FdI), infilano alcune questioni che potrebbero provocare qualche problemino.

La Fiera Perché, dicono gli esponenti del centro destra, «in quegli stessi giorni si teneva una importante fiera mercato agroalimentare a Chengdu, a cui era stata prevista, con delibera, la partecipazione facoltativa e gratuita, con uno stand, delle imprese umbre, come risulta anche dal programma inviato alle imprese». Da qui, la prima domanda. Che è, diciamo così, normale, in quanto chiedono di sapere «quali sono le 21 aziende che la Regione Umbria ha accreditato presso il consolato di Chongqing attraverso Sviluppumbria e Umbria Export e quali vantaggi economici e localizzativi sono stati assicurati alle imprese».

La ‘disdetta’ Perché sarebbe successo, secondo i rappresentanti delle minoranze, che «successivamente la partecipazione alla suddetta fiera sembra sia stata eliminata dal programma a causa di mancanza di spazi, come comunicato alle imprese». Solo che, insistono, «nonostante i problemi di spazio nella fiera era presente uno stand dell’azienda ‘il Bocale’, di proprietà dello stesso capo di gabinetto della Marini».

Che è successo? La giunta regionale, chiedono Nevi, De Vincenzi, Ricci, Fiorini, Mancini e Squarta, «spieghi se il capo di gabinetto della presidente Marini, durante la missione istituzionale pagata con risorse pubbliche, ha presenziato anche alla fiera mercato per commercializzare i prodotti della sua azienda e come mai la sua azienda ha trovato spazio alla fiera mentre alle altre imprese sembra che fosse stata comunicata la mancanza di spazi».

La Regione Immediata la replica della Regione: «Si precisa che il consigliere politico della presidente Marini, Valentino Valentini, ha partecipato alla missione di sistema che si è svolta in Cina nel novembre scorso svolgendo esclusivamente le funzioni a lui assegnate e coerenti con il suo incarico. A dimostrazione di ciò c’è tutta la documentazione relativa a tale missione, che è possibile esaminare e che sarà fornita all’assemblea legislativa. I contenuti dell’interrogazione, prosegue la nota di Palazzo Donini, rappresentano un tentativo del centrodestra di strumentalizzare politicamente attività istituzionali svolte in completa trasparenza, a sostegno dello sviluppo del sistema economico e delle attività formative e culturali dell’Umbria. La Regione Umbria, nel ribadire la totale correttezza dei comportamenti del consigliere Valentini che si è limitato a seguire esclusivamente gli eventi di carattere istituzionale e non quelli relativi al sistema delle imprese presenti in Cina, si riserva di valutare azioni a tutela dell’immagine dell’amministrazione regionale».

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