Una contabilità parallela interamente dedicata al ‘nero’ e basata su un archivio dati gestito da un software innovativo, che ha consentito ad una ditta dell’assisano, operante nel settore della cosmesi, di nascondere circa 2.500 operazioni di compravendita per un’evasione fiscale di circa 300 mila euro, oltre a 100 mila euro di Iva. È quella portata alla luce dalla tenenza della Guardia di finanza di Assisi – coordinata dal luogotenente Stefano Ricci – al termine di una complessa indagine. Le procedure di recupero delle imposte evase sono state affidate all’Agenzia delle entrate.