Terni, cavalcavia: comitato deluso

«Il tempo passa e non succede nulla: che fine ha fatto il nostro esposto?»

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di Fra.Tor.

Una storia lunga quasi cinque anni. Sì perché era dicembre 2010 quando il consiglio comunale di Terni approvava il progetto commerciale di Cospea 2. E le polemiche, intorno al progetto non sono mai mancate, anzi, col passare degli anni si sono accentuate. Tanto che hanno portato alla nascita di un ‘comitato’, che a gran voce per anni ha urlato tutta la sua contrarietà al progetto, fino ad arrivare alla procura della Repubblica.

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Un gruppo di lavoro «La giunta comunale, – racconta Moreno Castellucci, presidente del comitato – circa un anno fa, aveva istituto un gruppo di lavoro per valutare le nostre proposte alternative al progetto e per trovare altre possibili soluzioni. Ad oggi non abbiamo ricevuto ancora nessuna risposta concreta».

Un compromesso Nel mese di aprile «sembrava essersi accesa una luce sulla faccenda, con la possibilità di raggiungere un compromesso. Una probabile soluzione sembrava essere quella di un parziale interramento di via Alfonsine e una parziale sopraelevazione della pista ciclopedonale con attraversamento trasversale, in prossimità dell’attuale impianto semaforico». Ma di tutto questo «non c’è niente di definito e la nostra paura è che l’amministrazione comunale continui a voler trascinare la questione, senza mai dare risposte concrete».

MORENO CASTELLUCCI RICOSTRUISCE LA VICENDA: GUARDA L’INTERVISTA

La procura della Repubblica «Ma di recente siamo venuti a conoscenza di un fatto sconcertante», sottolinea Castellucci. «Nell’agosto del 2013, esasperati, eravamo addirittura arrivati a fare un esposto alla procura della Repubblica, integrato poi nel mese di settembre e ad aprile 2015. Le prime due volte abbiamo semplicemente consegnato alla segreteria la documentazione perché non avevamo con noi la marca da bollo. Quando abbiamo presentato la seconda integrazione, invece, eravamo muniti del bollo e nell’oggetto abbiamo richiamato l’esposto e la prima integrazione. Ciò che ci ha lasciati sconcertati è stato scoprire che, tra gli atti della procura della Repubblica, non risulta il nostro esposto».

Perdere tempo Mercoledì mattina, «abbiamo chiesto un incontro con il procuratore capo (Cesare Mrtellino; ndr) per avere delle risposte in merito. Siamo in attesa di sapere se e quando potrà riceverci». Moreno Castellucci conclude dicendo che «ormai tanto siamo abituati a lunghe attese, non ci mettono pensiero. L’unica cosa che ci dispiace è perdere tempo perché va a svantaggio nostro e dei cittadini».

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