di L.P.
Fa un balzo in avanti l’inchiesta per falso e truffa aggravata portata avanti dalla procura di Perugia nei confronti di Umbria Mobilità e che vede indagati cinque soggetti tra cui l’ex amministratore delegato dell’azienda Franco Viola e l’attuale presidente Lucio Caporizzi.
Sequestro preventivo E ora spunta fuori un sequestro clamoroso, quello che riguarda sei milioni di euro bloccati nella banca dove la società ha i conti. L’ipotesi accusatoria è che questi soldi, ottenuti nella ripartizione dei fondi nazionali per i trasporti, sarebbero arrivati in Umbria solo attraverso documenti irregolari.
Il sospetto, infatti, è che a patire dal 2012 si sia ‘lavorato’ sui dati di Umbria Mobilità per ricevere fondi nazionali fondamentali per salvare la vita dell’azienda che, una volta andata in rosso e salvata da Bus Italia, la società del gruppo Ferrovie, ha lasciato sulle spalle della Regione la cosiddetta parte marcia, la bad company.