Amelia, droga: medico finisce in manette

Massimiliano Palmerini sarebbe coinvolto nell’operazione ‘Sbiff’

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Sono quattro i totale le ordinanze di custodia cautelare in carcere riguardanti soggetti residenti in Umbria, coinvolti nell’indagine ‘Sbiff’ con cui i carabinieri di Viterbo e Bagnaia hanno scoperto un vasto giro di spaccio di droga nel centro Italia. Tre arresti riguardano soggetti di nazionalità albanese residenti a Terni (due) e Perugia (uno). Di recente avevano cambiato il proprio domicilio, dall’area del viterbese all’Umbria. Al momento sono in corso le ricerche degli stessi, latitanti.

Massimiliano Palmerini

Il ‘dottore’ Il quarto arrestato è invece un medico romano, ma residente ad Amelia – Massimiliano Palmerini, di 42 anni – che nelle conversazioni intercettate dagli inquirenti veniva appunto chiamato ‘il dottore’.

L’operazione Nelle prime ore di lunedì, oltre cento uomini delle unità cinofile del Nucleo di Ponte Galeria (Roma) e un elicottero del Raggruppamento aeromobili dei carabinieri sono entrati in azione per eseguire sedici ordinanze di custodia cautelare – dieci in carcere e sei ai domiciliari – nei confronti di altrettanti soggetti per spaccio di sostanze stupefacenti nonché, per due di loro, per minaccia ed estorsione. L’operazione ha riguardato le città di Viterbo, Roma, Terni, Perugia, Amelia e Agropoli.

Il sistema L’indagine ‘Sbiff’ è iniziata nel luglio del 2014 ed è stata condotta dai carabinieri di Bagnaia e dal Norm della Compagnia di Viterbo, coordinati dal pm Massimiliano Siddi. Gli investigatori hanno portato alla luce una fiorente attività gestita da una banda di albanesi che a vario titolo avevano creato una vera e propria rete di smercio di cocaina nel viterbese.

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