Avigliano, grave infortunio sul lavoro

Incidente venerdì alla Briziarelli di Dunarobba: un operaio 58enne ha riportato gravissime lesioni ad una mano. Indette due ore di sciopero

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Ha riportato lesioni gravissime alla mano sinistra – letteralmente amputata – un operaio della Fornaci Briziarelli che nella tarda mattinata di venerdì si è infortunato all’interno dello stabilimento di Dunarobba (Avigliano Umbro). L’uomo – 58 anni e originario di Papiano di Marsciano (Perugia) – è stato soccorso dagli operatori del 118 di Avigliano Umbro e trasportato d’urgenza – scortato da pattuglie dell’Arma e quindi della polizia locale di Terni – all’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico nel tentativo di reimpiantare l’arto.

Le indagini

Sull’accaduto sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della Compagnia di Amelia – sul posto i militari del comando stazione di Montecastrilli – coordinati dal capitano Raffaele Maurizi e degli addetti della prevenzione e sicurezza sul lavoro della Usl Umbria 2. Da una prima ricostruzione, l’operaio sarebbe rimasto incastrato con il braccio sinistro all’interno di un macchinario – un laminatoio – su cui era in corso un intervento di manutenzione.

I sindacati: «Due ore di sciopero»

«Quanto accaduto all’azienda Fornaci Briziarelli Marsciano, presso lo stabilimento di Dunarobba – afferma il coordinatore della Cisl di Terni e Orvieto, Angelo Manzotti – riporta un’altra volta l’attenzione sulla questione sicurezza. Un tema di cui non si dovrebbe parlare solo quando si verificano infortuni ma che dovrebbe essere alla base dell’azione quotidiana tramite lo strumento della formazione. Per questo diventa strategico il ruolo degli enti bilaterali che deve essere rafforzato ed attuato immediatamente in tutta la filiera delle costruzioni, quindi anche nel settore del laterizio. Ogni infortunio che si verifica è una sconfitta delle parti sociali». Enrico Borri della Filca Cisl Umbria rende invece noto che «le Rsu, in accordo con le proprie organizzazioni sindacali di categoria, hanno deciso di indire due ore di sciopero per dare un primo grande segnale per la questione sicurezza. Quanto prima si terrà un’assemblea dei lavoratori per decidere possibili azioni». Sul fatto intervengono anche Fillea, Filca e Feneal: «Tale evento sottolinea tragicamente l’attualità del grido di allarme lanciato dalle organizzazioni sindacali. L’aumento dei carichi di lavoro, dello stress correlato, la modifica delle turnazioni, etc. non può e non deve determinare un abbassamento del livello di attenzione rispetto alla questione sicurezza. Grande è la responsabilità su questo fronte, di chi negli anni passati come nell’attualità, si ostina a non adottare misure e piani industriali che diano respiro e producano un rilancio delle attività produttive del nostro paese. In relazione con quanto verificatosi, chiediamo l’immediata convocazione di un tavolo da parte dell’azienda, per affrontare gli aspetti legati al grave infortunio di oggi e più in generale aprire un’approfondita discussione su tutti gli aspetti e le criticità che oggi possono costituire minaccia per la salute e la sicurezza di chi opera nell’impianto Fbm di Dunarobba. Inoltre, per manifestare profonda solidarietà al collega vittima dell’infortunio e per sottolineare la ferma volontà che le tematiche in questione vengano affrontate nel più breve tempo possibile, ci sarà lo sciopero dalle 23.20 di venerdì fino al turno pomeridiano di sabato (17.20-23.20 compreso)».

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