Casa delle musiche, Comune: tutti assolti

Terni, durante uno scavo smottò un canale e diversi amministratori finirono nei guai

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Nell’accidentato percorso della Casa delle Musiche di borgo Bovio, non poteva mancare un procedimento aperto dalla procura della corte dei Conti. Quello per i presunti danni erariali originati dallo smottamento del canale Sersimone, avvenuto nel 2002, durante lo scavo per le fondamenta del fabbricato.

Il ‘conto’ Un danno a cui, per la procura contabile, si erano andate a sommare le spese sostenute dal Comune (35 mila euro) per i lavori di ‘somma urgenza’ e dal consorzio Tevere-Nera per il lavori di ripristino (39 mila) e per il risarcimento (24 mila) di una ditta privata danneggiata dall’interruzione del flusso idrico. Nel ricco faldone della procura c’erano finiti anche il mancato incasso da parte del Comune (72 mila euro) della polizza fidejussoria della ditta – poi fallita – incaricata di eseguire i lavori di costruzione della Casa delle Musiche e la spesa di 50 mila euro, autorizzata dalla giunta Raffaelli-bis e finanziata attraverso Boc, per l’approvazione della variante al progetto.

Il canale ‘dimenticato’ Per questi motivi la procura della corte dei Conti aveva chiesto i danni, per un ammontare pari a 234 mila euro a sedici persone fra tecnici, progettisti, ex amministratori comunali, del consorzio Tevere-Nera e dirigenti di palazzo Spada. Per i magistrati, lo smottamento del canale Sersimone – causato dall’errore progettuale consistente (sic) «nel non aver tenuto conto del canale stesso» – aveva prodotto una serie di ‘reazioni a catena’ addebitabili alle sedici persone citate a giudizio nel novembre 2013.

La sentenza Dopo un lungo iter, la sentenza della corte dei Conti è arrivata lo scorso 25 marzo. Il collegio giudicante composto da Angelo Canale (presidente), Fulvio Maria Longavita e Cristiana Rondoni ha prosciolto dalle accuse quindici dei sedici indagati: gli architetti Campili, Molinari e Cinti, gli ex componenti del cda del consorzio di bonifica Contessa, Fausti, Monteforte, Ruffo e Matteucci, gli ex assessori comunali Trivelli, Giovannetti, Boccolini, Pileri, Berrettini e Brega e i dirigenti comunali Tarquini e Vista. Per tutti è stato stabilito anche il rimborso delle spese legali. La prescrizione è stata invece dichiarata per la una contestazione riguardante l’ex membro del cda del consorzio, Vino.

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