E’ tutto pronto, a Foligno, per la terza edizione de ‘La Francescana’, la ciclostorica dell’Umbria inserita ufficialmente come undicesima tappa del ‘Giro d’Italia d’Epoca’. La partecipazione, spiegano gli organizzatori, «è aperta a tutti, basta soltanto rispolverare la ‘bici del nonno’, gonfiare quella vecchia due ruote lasciata in cantina, o salire in sella ad una mitica ‘Graziella’».
L’invoto, infatti, è rivolto a chiunque abbia una bici con almeno almeno trent’anni, costruita entro il 1987 o magari moderna in stile vintage.
La giornata Quella di domenica sarà «un’occasione unica per attraversare la campagna folignate, pedalare su strade bianche e sentieri che segnarono anche il passo di San Francesco d’Assisi. Una mattinata en plein air, all’insegna dello sport e del divertimento, ma anche delle degustazioni di prodotti tipici enogastronomici, immersi nella natura tra paesaggi incantevoli e borghi unici nel mondo lungo le terre dell’olio e del Sagrantino».
I percorsi La partenza è prevista per le 8.30 da piazza della Repubblica. Il percorso lungo – di 75 chilometri, con dislivelli di 600 metri – toccherà Trevi, Montefalco, Bevagna, Cannara, poi Spello. Già confermati circa 400 partecipanti, con equipaggi provenienti da Belgio, Austria, California, Giappone e molte regioni italiane. Non mancheranno modelli di velocipedi ottocenteschi originali. La partenza del ‘giro corto’ riservato ai non professionisti, è fissata per le 9.30, sempre in piazza della Repubblica, proprio dove nel 1206 San Francesco iniziò la sua avventura spirituale, con la vendita delle stoffe e del cavallo.
La mostra Nel pomeriggio di sabato, alle 16, sarà invece inaugurata la Mmostra di bici d’epoca Bianchi e di bici antiche che parteciperanno alla premiazione ‘200 anni dalla prima bicicletta’. Sempre in piazza della Repubblica, sabato e domenica, mercato vintage di accessori e abbigliamento. Nella giornata di sabato Foligno ospiterà anche il raduno dei soci del Giro d’Italia Storico e, sempre alle 16 a Palazzo Orfini, sarà presentato il libro di Giacomo Pellizzari sulla ‘Storia e geografia del Giro Italia’.
