Perugia1416, sabato gran finale della festa

L’assessore Severini, commentando il gran successo di pubblico della manifestazione: «L’amore per la città vince su tutto»

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Non solo il maltempo. La rievocazione storica punta anche a sfidare due giganti delle manifestazioni tradizionali umbre come la ‘Quintana’ di Foligno e le ‘Gaite’ di Bevagna.

Il finale Dopo una riunione, lunedì sera, con i vari rioni, ora c’è la nuova data per il gran finale. Sabato 18 giugno, infatti, Perugia riprenderà da dove è stata costretta a lasciare a causa del violento nubifragio. E così, in attesa della conferma ufficiale, voci di corridoio lasciano intendere che i figuranti torneranno a sfilare a partire dalle 15.30 per poi assistere alla gara finale, la staffetta con le insegne storiche che assegnerà il drappo della vittoria.

‘Orgoglio’ E intanto il commento dell’assessore Severini non lascia spazio a dubbi. Con commozione l’assessore ha partecipato a una manifestazione che ha portato in strada famiglie con bambini, ognuno col fazzoletto del proprio rione. «Una cosa del genere, forse, l’avrebbero fatta per andare allo stadio a vedere il Perugia – commenta l’assessore – non per salire in centro, col tempo che minacciava pioggia e per assistere ad un evento che, probabilmente, nemmeno sapevano benissimo cosa fosse. Ma hanno sentito un richiamo, si sono muniti di ombrelli, kway e scarpe di gomma e soprattutto si sono fidati del passaparola di chi era salito sabato ed aveva assistito, in una palpabile atmosfera di festa, alla coinvolgente sfida della Mossa della Torre».

Rinvio Il maltempo, dunque, ha solo costretto a rinviare il gran finale, mentre la città ancora si interroga su responsabilità eventuali e sui ‘gufi’, contrari alla manifestazione che hanno dovuto ricredersi. «Sabato è stata comunque un grande giornata – ha proseguito l’assessore – l’afflusso di visitatori, fra cittadini, turisti e curiosi, è stato evidente. Le immagini parlano da sole. L’entusiasmo delle persone si toccava con mano. In tanti hanno manifestato con slancio la volontà di voler partecipare il prossimo anno, di voler esserci assolutamente, chi nel partecipare alla sfilata, chi nel mettere gli stendardi alle finestre. Cittadini che sulla scia di quanto stava accadendo sotto i loro occhi, ora vogliono prendere parte all’evento, alla vita dei Rioni. Persone che si sono rammaricate di non aver preso parte quest’anno. Nell’idea di rifarlo, e stiamo scegliendo il giorno della prossima edizione, siamo certi che daranno la loro collaborazione perché hanno capito che questo evento, che ci sarà ogni anno, è accolto con grande calore».

Grande successo Lo stesso calore, ricorda ancora l’assessore, che con grande passione ha stato portato avanti il lavoro nei rioni, dalle iniziative messe in piedi prima dell’evento fino alla giornata clou del corteo storico. «Neppure la pioggia è riuscita a fermali. I figuranti hanno voluto sfilare nelle proprie vie e arrivare in piazza Italia. E lì, tutti pronti, riparati sotto le logge della Provincia, volevano comunque continuare a sfilare. Tutto questo è il vero risultato di Perugia 1416. Che ha dimostrato le sue grandi potenzialità, generare coesione sociale e senso di appartenenza alla propria città, all’indotto economico. Facendo un giro sabato fra gli operatori, quindi bar e ristoranti, si sono detti soddisfatti. Non riuscivano neppure a rispondere al telefono tanto erano occupati a servire i clienti. Un successo a priori, nonostante la manifestazione non si sia ancora conclusa».

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