San Michele ‘vigila’ sull’ospedale di Terni

Una statua del patrono della Polizia – donata dalla Questura – è stata posizionata nella cappella del nosocomio e ‘scoperta’ martedì mattina

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Una cerimonia semplice, ma importante, quella nel corso della quale, nella mattinata di martedì, è stata scoperta la statua di San Michele arcangelo – considerato dai cristiani il più potente difensore del popolo di Dio e in generale difensore del bene contro il male – donata dalla Questura di Terni all’Azienda ospedaliera di terni.

La statua Alta un metro, l’opera raffigura l’immagine presente nell’olio su tela di Guido Reni (1635) che è conservato a Roma nella Chiesa di Santa Maria Immacolata Concezione. La cerimonia inaugurale, aperta dalla benedizione del vescovo Giuseppe Piemontese coadiuvato dal cappellano padre Angelo Gatto, si è svolta nella cappella dell’ospedale, nella quale è stata posizionata, alla presenza del Procuratore capo della Repubblica, Alberto Liguori; del Questore, Carmine Belfiore; del comandante dei carabinieri, colonnello Giovanni Capasso; del capo di gabinetto della Prefettura, Emanuele D’Amico; del direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Maurizio Dal Maso, insieme ad una rappresentanza della Polizia di Stato e altre autorità locali.

Il santo Proclamato patrono e protettore della Polizia da Papa Pio XII nel 1949, per la lotta che il poliziotto combatte tutti i giorni al servizio dei cittadini per la difesa dell’ordine e dell’incolumità delle persone e delle cose, l’arcangelo Michele è protettore anche di altre categorie di lavoratori, tra cui farmacisti, giudici e radiologi. 

I commenti «Con questa iniziativa – ha spiegato il Questore di Terni, Carmine Belfiore – vogliamo esprimere, in una forma diversa rispetto al ruolo specificamente istituzionale che svolgiamo ogni giorno, la nostra vicinanza ai cittadini nel momento in cui sono più indifesi e vulnerabili e cioè quando si trovano ad affrontare la malattia propria o dei propri cari», mentre per il direttore generale dell’Azienda ospedaliera, Maurizio Dal Maso, la statua è  «un simbolo importante, che richiama tutti i cittadini, qualunque sia il loro ruolo nella società, ad assicurare concordia, onestà e pace, non soltanto nel rispetto della legge ma con uno spirito di umana fraternità». L’occasione è stata colta anche per inaugurare e benedire il confessionale ‘dedicato’ ai fedeli meno fortunati: per iniziativa della Unmil, infatti, è stato realizzato uno spazio utilizzabile anche dai portatori di handicap.

 

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