‘Sport in carcere’: il bilancio è positivo

Terni, festa e premiazioni di fine anno per i detenuti che hanno partecipato ai corsi del Coni: «Un aiuto fisico e morale»

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Un momento di ritrovo nel quale premiare i detenuti che, nel corso dell’anno, hanno partecipato ai corsi sportivi organizzati dal Coni all’interno del carcere di vocabole Sabbione. Alla festa, andata in atto nella giornata di lunedì, hanno partecipato la direttrice della struttura Chiara Pellegrini, il comandante della polizia penitenziaria Fabio Gallo, il vice presidente regionale del Coni Moreno Rosati e Stefano Lupi, delegato provinciale dell’ente.

Carcere Coni Sabbione3Progetto di successo Corsi sportivi molti, su tutti quelli di bocce e tennis: «Mi preme ringraziare – ha commentato Lupi – Chiara Pellegrini e Fabio Gallo per il grande aiuto ed il supporto che ci hanno fornito, unitamente a Roberta Lupi, responsabile dell’area tratta mentale. Ovviamente il nostro grazie va anche ai volontari delle federazioni sportive di Terni, in particolare a quelli delle bocce e del tennis che si sono resi disponibili per molti mesi ad effettuare i corsi. Tra di loro ce n’è uno giovanissimo, appena ventenne, che rappresenta un esempio di grande dedizione e generosità. Che ci siano ragazzi, anche così giovani, che mettano a disposizione un po’ del proprio tempo libero per una causa nobile come questa ci rende particolarmente orgogliosi. Speriamo siano sempre di più. Anche l’anno scorso c’era un ragazzo appena diciannovenne: è – ha concluso – il segnale che ci sono tanti giovani dalle grandi qualità umane che ringraziamo di cuore per la disponibilità».

Ampliamento Per il 2016 l’obiettivo è aumentare il numero dei corsi: «Non solo – ha sottolineato Rosati – saremo presenti, ma amplieremo anche le discipline sportive che potrete sperimentare. Altre federazioni sportive provinciali hanno già dato la propria adesione e stiamo perciò adoperandoci per fare in modo che per il 2016 potrete provare altri sport».

Carcere Coni Sabbione2Sostegno sportivo e solidarietà «Credo fortemente – ha commentato la direttrice Chiara Pellegrini – nel grande sostegno che può offrire l’attività sportiva tra la popolazione carceraria  Devo anche sottolineare che essa mette in luce spesso la parte più bella, quella della solidarietà, dell’aiuto reciproco tra di voi, la gioia e il sorriso che ne derivano. Anzi, spero che per l’anno prossimo venga ulteriormente ampliata la partecipazione da parte della popolazione carceraria ai vari corsi, perché ritengo che tali attività rappresentino davvero un grande aiuto non solo fisico, ma anche morale. Grazie al Coni – ha terminato – per aver dato continuità a questo progetto».

Il feeling A chiudere la giornata il ‘feedback’ positivo di un detenuto: «Con loro si è creato un feeling bellissimo – ha detto – che è andato spesso oltre la pratica sportiva. Ci siamo sentiti ascoltati, abbiamo potuto scambiare idee ed opinioni. Per noi è stato importante e siamo felici che questa esperienza vada avanti anche l’anno prossimo».

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