A Mongiovino l’ultimo saluto ad Azzurra

Il pubblico ministero ha già autorizzato che il corpo venga riconsegnato alla famiglia. Polemica sulle condizioni del fondo stradale. Funerali mercoledì pomeriggio nel santuario di Tavernelle, a Panicale

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di P.C.

Sono stati programmati per le 16 di mercoledì i funerali di Azzurra Pulignani. E come accade quando si attendono tante persone alla celebrazione è stato scelto il Santuario di Mongiovino.

No a foto e riprese nel santuario

Il parroco Don Alessandro ci tiene a sottolineare che vuole in chiesa solo fedeli, amici, parenti e conoscenti che vogliano dare l’ultimo saluto alla donna. Non saranno ammesse telecamere e fotocamere per rispetto della tragedia che ha colpito la famiglia e ha segnato tutta la comunità, che dal primo pomeriggio di lunedì – non appena si è diffusa la notizia – è attonita per quanto accaduto. A centinaia si sono stretti attorno alla figlia di 10 anni, al primo figlio (di 25) e ai familiari. E tanti altri hanno partecipato al dolore a distanza, per non infastidire. Il santuario sarà pieno di commozione per l’ultimo saluto ad Azzurra.

INCIDENTE LUNEDÌ SULLA PIEVAIOLA, ALL’ALTEZZA DI CAPANNE

L’analisi del corpo

Non c’è stato bisogno nemmeno di farlo l’esame autoptico sul corpo di Azzurra, tanto erano chiare le cause del decesso dopo il terribile schianto con la testa contro il guardrail, sulla Pievaiola. Il medico legale ha riscontrato i segni evidenti del trauma alla base del cranio che le è stato fatale e che poi ha portato all’arresto cardiaco lungo il tragitto dal luogo dell’incidente all’ospedale Santa Maria della Misericordia. Da quanto umbriaOn ha potuto ricostruire, è stato confermato che la donna aveva il casco, che però non le ha salvato la vita, data la violenza e la dinamica dell’impatto contro le barriere.

La dinamica dell’incidente

Il compagno la precedeva quindi non è stato in grado di descrivere la dinamica precisa dell’incidente: lui se n’è accorto solo quando ha visto la moto di Azzurra sbalzata via e il corpo scivolare in avanti sull’asfalto sconnesso per decine di metri. Proprio le irregolarità nel manto stradale, che in quel punto – ma non solo – è ricco di dossi e avvallamenti, potrebbe essere fra le cause della perdita di controllo del mezzo da parte della 46enne di Tavernelle, madre di due figli. Una tragica fatalità: se fosse successo pochi metri più in là, dove il guardrail finisce, Azzurra probabilmente sarebbe ancora viva. Sarà poi l’inchiesta – titolare del fascicolo il pm Gemma Miliani – a stabilire eventuali responsabilità per la mancata manutenzione della strada.

Il comitato: «Basta morti su quella strada»

Dopo questo ultimo tragico incidente, Augusto Peltristo, membro del Comitato strada Pievaiola, ha diramato un duro comunicato, accusando Regione, Provincia e i sette Comuni interessati per lo scarso interesse sulla sicurezza: «Non possiamo perdere altro tempo, la sicurezza stradale va perseguita ad ogni costo, deve essere una priorità e un diritto, i tanti incidenti, alcuni dei quali mortali, impongono a tutti impegno e responsabilità.

L’ultimo incontro a marzo, poi… la campagna elettorale

Emerge fra l’altro che poco più di due mesi fa – il 22 marzo – c’era stato un incontro fra il comitato e i tecnici della provincia per fare il punto sulla situazione in merito al’accordo di programma (un protocollo risalente al luglio del 2013) relativo all’adeguamento della strada regionale 220 Pievaiola. Poi nulla più: l’imminente scadenza elettorale ha distolto l’attenzione dei politici. «Nel tratto di strada che va da Capanne a Fontignano – spiega Peltristo – l’adeguamento è suddiviso in 4 lotti, per il primo dei quali era prevista una consegna entro la fine del mese di giugno 2019, ma i lavori sono fermi: tale considerevole ritardo, oltre che posticipare l’eliminazione del semaforo di Strozzacapponi per causa della tardiva apertura della rotatoria di Castel del Piano, porterà ad un ritardo di avvio lavori degli altri tre lotti che nel loro insieme dovrebbero essere consegnati entro fine 2020».

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