Terni, bilancio e Dup: c’è l’ok tra le critiche

Approvato l’atto di salvaguardia degli equilibri di bilancio, opposizioni scatenate: «Fittizio, irreale». Focus sul piano di riequilibrio finanziario

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Ci sono volute due sedute di consiglio comunale, ma alla fine l’atto di salvaguardia degli equilibri di bilancio del Comune di Terni è stato approvato. Mercoledì pomeriggio è arrivato il semaforo verde – si è discusso anche del Documento unico di programmazione 2018-2020, in questo caso non c’è stata votazione – del consiglio con 19 voti a favore e 11 contrari: «Un atto con una sua logica, proposto – aveva spiegato martedì l’assessore al bilancio Piacenti D’Ubaldi – diversi giorni prima della scadenza, cosa quest’ultima che dimostra come gli uffici abbiano lavorato per rimettere in sesto anche le tempistiche degli atti finanziari principali dell’Ente». Critiche, al solito, le opposizioni.

Vittorio Piacenti D’Ubaldi

IL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2018-2020

Emendamenti bocciati Approvato anche un atto di indirizzo proposto dal capogruppo del Pd, Andrea Cavicchioli, per impegnare sindaco e giunta al rispetto delle prescrizioni del collegio dei revisori dei conti; bocciati invece entrambi gli emendamenti – uno dei quali chiedeva il giudizio della Corte dei Conti sull’atto – del M5S. Per Cavicchioli «le opposizioni dovrebbero tifare per l’approvazione del piano di predissesto da parte della Corte dei Conti, perché nessuno tra coloro che intendono governare la città in futuro può avere interesse a sedersi sopra le macerie. Si tratta del male minore, a causa di alcuni errori del passato e sicuramente delle dinamiche generali che hanno investito gli enti locali. Mi augureri che questo piano venisse approvato e poi si creassero le condizioni per una corretta competizione elettorale nella quale a vincere possa essere chi porta le idee e i progetti migliori per la città». Faliero Chiappini (Città aperta) ha parlato di «piena consapevolezza della situazione e delle grandi difficoltà con l’adozione del piano di riequilibrio da parte dell’amministrazione comunale, che non servirà a noi ma a chiunque governerà la città in futuro. Il consiglio in questa nuova fase deve tornare ad avere un ruolo strategico».

Thomas De Luca

LA VARIAZIONE DI BILANCIO

Le critiche, «equilibrio irreale» Enrico Melasecche (IlT) ha sottolineato la «la follia dei Boc e i problemi enormi della gestione delle società partecipate». Il consigliere de ‘Il Cammello’, Franco Todini, ha parlato di «un quadro politico e amministrativo drammatico». Quindi l’intervento di Thomas De Luca (M5S): «Nel 2013 il Comune di Terni aveva già 5 indicatori finanziari negativi ed ha omesso di dichiarare i debiti e solo nascondendo la verità l’amministrazione è potuta andare avanti, attraverso gli artifizi contabili con grave danno economico per l’ente. Ora state andando avanti come se niente fosse mentre la città va a fondo». Infine Francesco Ferranti (FI): «Al di là dei tecnicismi l’equilibrio di bilancio non c’è, è fittizio, irreale virtuale. La situazione è drammatica e ci siamo arrivati perché si è perseverato in maniera arrogante in errori gestionali. Di fronte a questo la maggioranza deve assumersi la responsabilità politica. Lasciate alla città un’eredità pesante».

Dup e strategia Piacenti D’Ubaldi ha illustrato il documento mercoledì pomeriggio dopo la votazione sull’assestamento di bilancio: «Va letto – ha spiegato – quest’anno con una periodicità differente, si riferisce ( programmazione strategica) al 2018 e al 2019 in quanto è legato al mandato del sindaco, mentre la programmazione triennale è legata al bilancio di previsione 2018-2020. Il documento è l’aggiornamento del precedente. Un focus particolare però è dedicato al piano di riequilibrio sia sul versante della spesa che delle entrate. Ci sono stati gli aggiornamenti rispetto all’azione amministrativa del 2017 (ad esempio il piano periferie, così come il progetto dell’area di crisi complessa). Sono allegati al Dup tre documenti coerenti sul piano delle alienazioni, sul piano delle opere pubbliche e sul piano del fabbisogno del personale. Un documento di proposta al consiglio comunale e alla città con il quale si attiverà un lavoro di partecipazione e di confronto».

La replica «Come può – la risposta del M5S – la giunta parlare di programmazione e di partecipazione con il coinvolgimento del consiglio comunale se decine di atti di indirizzo approvati da questo consiglio su tematiche di grande importanza per la città sono stati completamente disattesi, dal teatro Verdi, alla sede della Asl2, dagli interventi per Terni Nord, alla struttura complessa di oncoematologia?». Il consigliere del gruppo, Federico Pasculli, ha evidenziato come «non si possa parlare di strategie e di programmazione finché non si sa dare risposta alle decine di progetti e interventi annunciati in passato e mai portati a termine: dalla metropolitana di superficie alla casa delle musiche, dal bike sharing agli interventi sulla viabilità a Terni Nord, o alla piastra logistica».

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