Terni, Briccialdi: «Piano di rientro»

Il debito nei confronti del Comune sarà saldato: presentato il progetto ‘Briccialdi 1818-2018’

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di Francesca Torricelli

All’istituto superiore di studi musicali Briccialdi c’è un piano. O, meglio, ce n’è più di uno. Ma quello di cui si è parlato – in occasione della presentazione del calendario delle iniziative per le celebrazioni del bicentenario della nascita del celebre flautista e compositore ternano da cui l’istituto prende il nome – non è uno strumento musicale. Ma economico. Forse è il caso, però, di andare per ordine.

Il comitato Intanto è stato costituito un comitato scientifico che curerà il progetto ‘Briccialdi 1818-2018′ e la conferenza di presentazione, alla quale era presente l’assessore alla cultura Giorgio Armillei, è stata appunto l’occasione per cercare di fare anche un po’ di chiarezza sulla questione del personale docente e della cifra che l’istituto dovrebbe al Comune.

Strumentalizzazione Secondo il direttore dell’istituto, Gabriele Catalucci, «la faccenda è stata strumentalizzata dalla politica locale, in una battaglia tra maggioranza e opposizione. La migliore risposta che l’istituto può dare in questo momento è attraverso i numeri. Ma quelli che riguardano esclusivamente la didattica».

L’INTERVISTA A GABRIELE CATALUCCI: IL VIDEO

I numeri Per quanto riguarda l’anno accademico 2014-2015, «i nuovi studenti ammessi al triennio sono 19, mentre quelli al biennio 18; che vanno ad aggiungersi ai 55 già iscritti in totale. Per quanto riguarda i nuovi ammessi pre-accademici, sono 52 i nuovi che si aggiungono ai 130 già iscritti. Ci sono, inoltre, 16 corsi liberi, e 38 laboratori», aggiunge Catalucci. Negli ultimi anni, la popolazione dell’istituto, «si è attestata tra le 300 e le 400 unità complessive. Sono numerosi gli allievi che si iscrivono da fuori regione, dall’Europa e dai Paesi axtraeuropei, che vanno ad aggiungersi agli studenti in mobilità Erasmus».

L’obiettivo del comitato scientifico, che curerà il progetto ‘Briccialdi 1818-2018’, «è quello di ideare e curare un calendario di iniziative che culmineranno in un vero e proprio festival dedicato al flautista ternano, che si terrà fra il 2 marzo (data di nascita) e il 17 dicembre (data di morte) del 2018». Verrà ospitato «un ciclo di concerti con scadenza mensile dedicati alle sue composizioni e affidati a strumentisti di primissimo piano».

Le attività Accanto al calendario concertistico, il comitato ha anche progettato «un’attività editoriale, che prevede la pubblicazione di alcune opere inedite e che verrà distribuito in tutte le biblioteche italiane e nelle principali estere». Saranno numerose anche «le iniziative discografiche, la raccolta di tesi di laurea, mostre e teatro».

Il Comune Anche secondo Giorgio Armillei, «i rapporti tra l’istituto e il Comune sono stati strumentalizzati dalla nostra politica. Non dimentichiamoci che l’istituto Briccialdi è l’unico, vero e autonomo Polo in città, dove c’è un’istituzione solida e una progettualità sempre rinnovata». L’assessore trova «resistenza da parte della macchina amministrativa che mal interpreta il ruolo gestionale nell’attuazione dei poteri politici. L’attività controllo e garanzia ha perseguito, inoltre, strade non corrette, ignorando che il Briccialdi è un istituto autonomo».

Piano di rientro Per quanto riguarda il personale docente e non «il comune di Terni vanta un credito, nei confronti dell’istituto, di circa 1.5 milioni di euro, cifra per la quale è già previsto un sostenibile piano di rientro. Dobbiamo, inoltre, intervenire sulla disciplina dei rapporti tra Comune e istituto, oltre a ragionare sugli effetti che contributi da parte del Ministero, ad esempio, potrebbero avere sul bilancio».

La convenzione in scadenza, che dovrà essere approvata entro fine mese, «presenta delle criticità, questo è vero, ma ci stiamo lavorando e stiamo ragionando su una serie di soluzioni, come quella di mettere a carico del Briccialdi la gestione autonoma dei costi del personale amministrativo». Il contributo da parte del Comune «non sarà uguale a quello degli anni passati, ma andrà modificato in base alla necessità».

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