Terni, casa degradata: ordinato sgombero

Dichiarato inabitabile un appartamento in via Montelibretti: pessime condizioni strutturali e igieniche, problema rifiuti e stato di degrado

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Tanti, troppi problemi. Dalla pulizia alla sicurezza, passando per i dubbi sulla struttura, ed il sindaco Leopoldo Di Girolamo ha ordinato lo sgombero di un appartamento di via Montelibretti.

La mancata pulizia una delle cause dello sgombero

Le condizioni Le verifiche del caso sono partite in seguito ad un esposto a fine 2016, che ha costretto la polizia municipale e il personale dell’ufficio salute pubblica ad effetturare un sopralluogo: «Parti condominiali dello stabile – si legge nell’ordinanza – versano in pessime condizioni strutturali e igieniche, la pulizia delle parti comuni sarebbe stata sospesa da circa dodici mesi a seguito di una decisione dell’assemblea condominiale; il vano scala, in particolare, presenta sporcizia sugli scalini e sugli intonaci; sono presenti escrementi di volatili ed è stata accertata la presenza di una notevole quantità di oggetti di varia natura ammassati in una cantina, tra i quali una bombola di gas per uso domestico».

L’esterno dell’edificio

L’appartamento ‘caos’ Lo scenario peggiore riguarda in particolar modo un appartamento dell’immobile: «Risulta priva di idonea chiusura, essendo il portone di ingresso forzato, quindi accessibile a chiunque; da informazioni assunte i materiali presenti sarebbero quasi interamente ascrivibili a una attività di raccolta di un conduttore di un’unità abitativa dell’edificio». E il 17 gennaio c’è stato il sopralluogo nell’abitazione da parte del personale Usl Umbria2, polizia municipale e ufficio salute pubblica del Comune: «È stato possibile accertare che l’abitazione risultava in completo stato di degrado, inabitabile in quanto priva dei fondamentali requisiti igienico sanitari, rilevandosi al suo interno scarti di cibo, sporcizia sui pavimenti e su tutte le superfici dci mobili, cumuli di vestiario sporco sparsi ovunque, numerosi sacchi pieni di immondizia, l’angolo cottura impraticabile e causa dei rifiuti presenti, delle rimanenze di cibo e per il degrado delle suppellettili; in tutti i locali si registrava un intenso cattivo odore».

Pericolo distacchi Tutto finito? No, perché ci sono dubbi legati anche ad altri aspetti: «Risulta legittimo – prosegue l’ordinanza – dedurre che occorra un approfondimento anche in merito agli impianti dell’unità immobiliare, con particolare riguardo per la rete del gas e per l’impianto elettrico, mentre alcuni intonaci esterni risultano in avanzato deterioramento con pericolo di distacchi». L’edificio è gestito dall’Ater. Nel contempo il Comune si è mosso per cercare una sistemazione alternativa alla persona coinvolta.

Inabilità e sanificazione L’appartamento è stato dunque dichiarato inabitabile fino «al ripristino delle condizioni igienico sanitarie e strutturali», con ordine firmato da Di Girolamo di «sgombero immediato; all’Ater spettano «le immediate sanificazione dell’unità immobiliare dei materiali ammassati nelle cantine e nelle le parti comuni, la verifica degli intonaci esterni del condominio e la chiusura dell’unità abitativa».

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