Terni, caso percolato: non cambia il giudice

Il tribunale conferma il gup Bona Galvagno: i difensori dei dirigenti e assessori comunali indagati gli avevano chiesto di astenersi

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Tutto resta com’è: il procedimento – ancora in fase preliminare – legato all’appalto per lo smaltimento del percolato dell’ex discarica comunale di vocabolo Valle, si terrà di fronte al gup Federico Bona Galvagno. L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 25 luglio.

Nessuna astensione Nell’ultima udienza del 10 maggio scorso, gli atti del procedimento erano stato inviati al presidente del tribunale Massimo Zanetti in seguito all’istanza con cui i legali difensori di alcuni dei venti indagati avevano chiesto al gup Bona Galvagno di astenersi dalla decisione, in ragione del fatto che lo stesso si è occupato delle indagini, come gip, relative all’operazione ‘Spada’. L’istanza non è stata accolta dal tribunale che ha confermato lo stesso giudice.

OPERAZIONE SPADA, LA VICENDA

In venti a ‘rischio’ processo Il procedimento relativo all’appalto per lo smaltimento del percolato dell’ex discarica rsu vede indagate venti persone – tre dirigenti comunali e diciassette fra assessori ed ex del Comune di Terni – per i quali il pm Raffaele Iannella, lo stesso dell’indagine ‘Spada’, ha già chiesto il rinvio a giudizio. A tutti viene contestato il reato di ‘turbata libertà degli incanti’. L’ultima parola spetterà al giudice per le indagini preliminari e la decisione potrebbe emergere nell’udienza del 25 luglio. Fra i legali difensori dei venti figurano gli avvocati Francesca Abbati, Attilio Biancifiori, Roberto Spoldi, Enrico De Luca, Manlio Morcella, Donatella Virili, Patrizia Bececco, Federica Pasero e Carlo Moroni.

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