Terni, il Cantamaggio nonostante la pioggia

Una sfilata per le vie del centro senza competizione quest’anno. Il maltempo spezza a metà la lancia di luce

Condividi questo articolo su

di Fra.Tor.

Alla fine è piovuto, e pure un bel po’. Ma come si dice in questi casi: ‘The show must go on’. Sotto una pioggia battente, sabato sera, è andata in scena la 120esima edizione del Cantamaggio ternano. Niente gara, quindi nessun vincitore quest’anno, solo il piacere di festeggiare tutti insieme l’arrivo della primavera.

Terni cantamaggio 2016 obelisco rottoSi rompe l’obelisco Primavera sì, ma con tanta, tanta pioggia. Talmente tanta che l’allestimento di uno dei carri allegorici non ha retto e si è rotto. Dopo la sfilata per le vie del centro, i carri hanno raggiunto piazza Europa dove era allestito il palco centrale e proprio lì, la lancia di luce riprodotta dal gruppo Pallotta-Polymer-Sabbione (Quilli che sò armasti), il simbolo della città di Terni, si è spezzata a metà. Un piccolo ‘incidente’ che però lascia in molti la malinconia nel vedere quell’obelisco piegato su sé stesso, vinto dalla tempesta. Un po’ come a voler rappresentare la città, ripiegata su sé stessa, vinta dal triste periodo di crisi.

LA FILATA DEI CARRI NELLE FOTO DI ALBERTO MIRIMAO

I carri in gara Oltre al gruppo Pallotta-Polymer-Sabbione (Quilli che sò armasti), a sfilare c’era l’associazione ‘Orion’ Casali-Papigno (L’arcobaleno della speranza), il gruppo Lu riacciu (‘Na scarpa e ‘na ciavatta), il gruppo circolo intercomunale Fiaiola (Li tempi de ‘na vorda) e il gruppo giovani maggiaioli arronesi (Capulinea?), preceduti da tre minicarri (Lu picculu borgu, L’arberu de tutti li colori, Li tempi de ‘na vorda).

Canzoni e poesie Giovedì 28 aprile alle 21, al teatro Secci di Terni, si è svolto il concorso della canzone maggiaiola: premio ‘Giuseppe Capiato’. Quest’anno sono state 14 le canzoni in gara, composizioni originali per testo e musica che hanno utilizzato il linguaggio di tutti i giorni e le tematiche presenti nella storia della canzone del Cantamaggio. Ad aggiudicarsi il primo premio, ‘Lo fume de Terni’, «una canzone che affronta le tematiche dell’inquinamento in città – spiega Omero Ferranti – e che sicuramente rimarrà nella storia del Cantamaggio ternano». La serata si è svolta con la partecipazione del gruppo musicale ‘Ce ‘nvecchiamo, ma non c’arrennemo’, in ricordo di Aldo Romboli. Lunedì 2 maggio alle 21, sempre al teatro Secci, si svolgerà il concorso della poesia maggiaiola ‘Alighiero Maurizi’. In gara 19 poesie in dialetto ternano.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli