Terni, muore in casa: risposte dall’autopsia

Tragica scoperta in un appartamento di via Manassei: l’uomo è un 69enne ternano. L’esame verrà disposto dal pm Pesiri

Condividi questo articolo su

Il cadavere in stato di decomposizione di un 69enne ternano è stato trovato, martedì pomeriggio, all’interno dell’abitazione dove l’uomo viveva, in via Manassei, nel centro storico di Terni. In seguito all’allarme lanciato dalla figlia, i vigili del fuoco si sono portati sul posto – unitamente agli operatori del 118 – per aprire una stanza dell’abitazione chiusa dall’interno: lì c’era il corpo dell’uomo, ormai senza vita.

L’ingresso della palazzina

Le indagini Sull’accaduto sono in corso indagini da parte della polizia di Stato, intervenuta sul posto con la squadra Volante, la Scientifica e la squadra Mobile. La prima impressione degli inquirenti è che si tratti di una morte naturale ma a destare qualche dubbio – che verrà sciolto nel contesto degli accertamenti seguiti direttamente dal pm Raffaele Pesiri – è anche il fatto che il 69enne, segnato da numerosi problemi di salute, aveva un vistoso ematoma alla testa, compatibile con una caduta. Dubbi che solo l’autopsia, che verrà disposta nelle prossime ore, potrà sciogliere.

La porta dell’abitazione

I dubbi L’abitazione di via Manassei dove l’uomo viveva con la moglie e la figlia sarebbe in condizioni igieniche precarie. Un contesto reso ancor più significativo dal fatto che nei giorni trascorsi dal decesso – l’esame autoptico stabilirà con precisione quanti siano – nessuno si sia reso conto della tragica fine del familiare. Aspetti che dovranno essere, per forza di cose, chiariti nel dettaglio.

L’allarme Ad accorgersi della presenza del cadavere dell’uomo nella stanza sarebbe stato un operaio, residente nella stessa palazzina, contattato dalla famiglia per eseguire alcuni lavori di piccola edilizia in casa. Salendo su una scala, quest’ultimo avrebbe visto il corpo mai notato dai familiari.

Le domande Importante sarà capire a quando risalga la morte, da cosa sia stata causata e come sia stato possibile non accorgersi – per quanto i rapporti fra l’uomo e i familiari potessero essere discontinui – di un fatto così grave accaduto sotto lo stesso tetto condiviso da anni.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli