Terni, un murale con speciali vernici per assorbire gli agenti inquinanti

Curiosa e interessante iniziativa con il coinvolgimento di Arpa, Legambiente e Coop Centroitalia. Si sperimenta a Gabelletta

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di S.F.

Sperimentazione di un murale ecologico da realizzare utilizzando «speciali vernici in grado di assorbire Co2 favorendo così l’abbattimento di polveri sottili». È la curiosa e interessante iniziativa che emerge da una delibera di Arpa Umbria firmata dal direttore generale Luca Proietti per un contributo economico da 2 mila euro: sarà sviluppato in collaborazione con Legambiente Umbria e Coop Centroitalia a Terni e Todi. Si punta alla primavera per l’ultimazione delle opere.

Un murale anti-smog a Roma (foto anteritalia.org)

La curiosità

Tutto nasce dalla volontà di coinvolgere il territorio del Ternano nell’ambito del progetto artistico e culturale denominato ‘Isola Prossima’. Come? Con un progetto sperimentale portato avanti da Legambiente Umbria e Coop Centroitalia che prevede la creazione di murale fatti da artisti locali mediante l’impiego di una vernice speciale «in grado di assorbire gli agenti inquinanti dall’aria come gli ossidi di azoto (NOx), gli ossidi di zolfo (SOx), i Voc, le polveri sottili (PM 10 e PM 2.5) fino all’90%, con lo stesso effetto di un bosco di alberi ad alto fusto delle stesse dimensioni». Dove? Su pareti esterne di due spazi interessati dal traffico veicolare e quindi esposti agli inquinanti. In entrambe le location – Terni e Todi – sono state organizzate delle iniziative di raccolta fondi per contribuire al progetto che, in totale, vale circa 10 mila euro. Bozzetti e artisti pronti, non resta che sperimentare. Sponda Arpa ci sarà poi la misurazione del contributo delle vernici alla riduzione degli inquinanti.

Gli artisti

Il murale di Terni sarà realizzato da Alessia Biondi, quello a Todi da Edoardo Cialfi. Quest’ultimo con il suo lavoro proporrà una riflessione – il tema è il cambiamento climatico – sulla scarsità di tempo rimasto per invertire la rotta, mentre la prima tratterà l’argomento della riconversione energetica e nel cambio di relazione con la natura: «Partendo da questo presupposto – sottolinea in merito – ho immaginato una città inquinata sulla quale si alza un volo di uccelli in lontananza che, lentamente, si avvicina all’osservatore. Cambia colore partendo da un nero catrame, comincia a trasformarsi e assumere colori sempre più vividi. Un grosso uccello in primo piano con le ali distese vuole consegnare sentimenti di speranza e fiducia, a ricordarci che dopo il caos seguirà l’armonia». A breve potrà essere ammirato.

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