Terni Nord: «L’acqua adesso è buona»

Il sindaco revoca il divieto di utilizzo con un’ordinanza: «Potabili tutti i campioni di acqua prelevati nel corso dell’emergenza»

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L’acqua è buona, l’emergenza è finita. Parola del sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, che ha appena emesso l’ordinanza che revoca quella emessa sabato e con la quale imponeva il divieto di utilizzo di quella dei rubinetti in una larga parte della zona Nord della città.

Acqua ‘ok’  Intorno alle 19.15 di lunedì, il primo cittadino – si legge nella nota diffusa dal Comune – «ha firmato l’ordinanza di revoca dell’emergenza idrica per la zona di Terni Nord. La Usl 2 ha infatti comunicato che tutti i campioni di acqua prelevati nel corso di questa emergenza attestano la potabilità dell’acqua. Pertanto non è necessario procedere allo svuotamento dei serbatoi domestici di accumulo».

L’ORDINANZA DEL 1° MAGGIO

La ‘corsa’ alla notizia Alle 19.35, pochi minuti prima che sul sito del Comune apparisse l’ordinanza, però, era stato il consigliere comunale Silvano Ricci – e dopo che i ‘colleghi’ Filipponi e Masiello avevano passato la giornata a dare aggiornamenti e, il primo soprattutto, a spargere ottimismo – ha ‘postato’ su Facebook un trionfale: «Da questo momento l’acqua è potabile!!!». Ebbene sì, la corsa alla notizia l’ha vinta lui.

Acqua ‘vietata’ Era cominciato tutto sabato – dopo qualche segnale di allarme già nei giorni precedenti per acqua maleodorante dai rubinetti della zona di Terni Nord, da Acquavogliera a Borgo Rivo. Nel primo pomeriggio, dopo alcune riunioni fra i tecnici di SII, Usl Umbria 2 e Protezione Civile, il sindaco Leopoldo Di Girolamo aveva deciso di vietare l’utilizzo dell’acqua nelle zone di Borgo Rivo, Campitello, Gabelletta, Acquavogliera, Cesi, Campomaggiore e Condotto. Un provvedimento che ha riguardato migliaia di cittadini ternani. Analoga misura era stata presa dal sindaco di San Gemini, Leonardo Grimani, per la zona di Acquavogliera e la relativa area industriale.

LE ORDINANZE DI SINDACI DI TERNI E SAN GEMINI

Paolo Rueca e Stefano Puliti (Sii Terni)

Spiegazioni sommarie L’emergenza sarebbe stata determinata da quello che il Servizio Idrico Integrato ha definito un «guasto improvviso e imprevedibile ad una batteria filtri del campo pozzi di Fontana di Polo, gestito da Asm per conto del Servizio Idrico».  Sempre Sii, domenica sera, diceva che «dai primi risultati relativi ai prelievi fatti da Sii ed esaminati dal laboratorio Asm non risultano criticità. I dati delle analisi disponibili finora denotano infatti assenza di cariche batteriche o di altre tipologie di sostanze non conformi».

La Sii A seguito della revoca dell’ordinanza da parte del sindaco di Terni, il direttore generale della Sii, Paolo Rueca, ribadisce che «anche i risultati della seconda e definitiva serie di analisi non hanno evidenziato presenza di sostanze inquinanti. L’Usl 2 ha infatti comunicato che tutti i campioni prelevati attestano la potabilità dell’acqua. Questo ha permesso di eliminare definitivamente ogni dubbio consentendo di revocare i divieti precedentemente emessi». Sugli interventi attivati dagli organi preposti, Rueca afferma che «è stato un lavoro straordinario. Ha infatti impegnato al massimo Sii, Comune di Terni, Asm, Usl 2, protezione civile e Arpa che hanno saputo affrontare in maniera tempestiva ed efficace la situazione, isolando subito il problema ed affrontando poi l’emergenza». Rueca sottolinea poi «il lavoro dei tecnici e dei responsabili di tutti gli enti coinvolti, ai quali vanno i miei complimenti, per come hanno saputo dare mostra di competenza, professionalità e senso di responsabilità. Ora, superata questa fase – conclude il direttore generale – avvieremo subito gli approfondimenti su quanto accaduto per capire con estrema esattezza le ragioni del malfunzionamento verificatosi in modo, come già detto in precedenza, del tutto straordinario».

I veleni Insomma: l’acqua – garantiscono tutti – non è pericolosa. Ma il veleno scorrerà ancora a fiumi, c’è da scommetterci. Il consiglio comunale di mercoledì – nel quale si parlerà dell’argomento – promette di trasformarsi in una polveriera, ma già martedì, quando il sindaco e i vertici del Sii daranno le proprie versioni argomentate, si potranno avere dei dettagli più chiari.

 

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