di S.F.
La toponomastica è stata sistemata, ora in Comune si passa ad altro. Vale a dire la scelta dei nuovi componenti della commissione comunale per la qualità architettonica ed il paesaggio: terne perfezionate, ora palla al consiglio per la votazione ed il semaforo verde. Sono ventisette i nomi in ballo.
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Chi c’è di mezzo
Si tratta dell’organo tecnico specializzato per i pareri consultivi – non vincolanti – su aspetti architettonici e l’inserimento degli interventi nel contesto urbano e paesaggistico. Resterà in carica per ventiquattro mesi. Si parte dagli architetti: la terna è composta da Paola Barsotti, Franca Ferranti e Francesco Andreani; si prosegue con gli ingegneri Giovanni Moscato, Simone Turnone e Ivano Nobili; i geologi Alessandro Nannucci, Maurizio Palombi e Luca Racanicchi; i geometri Massimiliano Fancello, Alberto Diomedi e Roberto Riommi; gli esperti in beni ambientali/architettonici Fabrizio Di Patrizi, Carlo Niri, Mario Biancifiori (prima terna) e Stefano Bufi, Tommaso Papale, Marilinda Briganti (seconda terna); i tecnici competenti per l’abbattimento delle barriere architettoniche Leonardo Temperoni, Marco Turilli, Stefano Bonifazi; i rappresentanti delle associazioni industriali Massimo Ponteggia, Maurizio Proietti, Roberto Taddei ed i rappresentanti delle associazioni artigiane Renato Bartolini, Paolo Giacchini e Massimiliano Manzoni. Chi uscirà dalle ultime due terne sarà un uditore senza diritto di voto.
L’iter
Il percorso è formalmente scattato lo scorso 13 luglio quando palazzo Spada ha chiesto ad ordini professionali, associazioni di categoria e dei disabili di indicare i nominativi. Tra pec e rivisitazioni (c’è anche chi ha reso noto la volontà di non accettare la candidatura, come i dottori Giada Bagnetti e Tonino Uffreduzzi) rispetto ai nomi inviati in origine, si è trovata la quadra negli scorsi giorni e ora la palla passa al consiglio comunale per la scelta.