Terni, ordine delle professioni infermieristiche: la cura del minore

L’evento formativo si è tenuto giovedì presso la facoltà di medicina a Terni

Condividi questo articolo su

Si è tenuto giovedì 15 giugno, presso la sala conferenze della facoltà di medicina e chirurgia di Terni, l’evento formativo dal titolo ‘Cura del minore: aspetti medico legali. Nuove forme di disagio nei minori e giovani adulti. Risposte cliniche, giuridiche e assistenziali’. L’evento, a cura dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Terni, in collaborazione con la Usl Umbria 2 e accreditato dal Centro unico di formazione della Regione Umbria, ha affrontato una tematica molto delicata che sta assumendo, in questi ultimi anni, aspetti sempre più allarmanti.

I relatori, dottor Mirko Casciotta (coordinatore SPDC e SerD di Terni), dottoressa Emanuela Cimarelli (coordinatrice CSM di Terni e CSM di Narni), dottor Alberto Antonini (psichiatra e psicoterapeuta docente al corso di laurea in infermieristica), dottor Gian Paolo Di Loreto (funzionario SerD di Terni e giudice onorario tribunale dei minorenni dell’Umbria) e il dottor Maurizio Bechi Gabrielli (psicologo e psicoterapeuta già responsabile del centro Sagittario per il disagio psichico in adolescenza e in età giovanile del CSM di Terni) hanno affrontato le tematiche inerenti il disagio di minori e giovani adulti, portando le esperienze e le possibili soluzioni, tra le quali la necessità di un approccio multidisciplinare e di un’integrazione tra i servizi che si prenda cura di ragazzi e ragazze con disagio psicologico e delle loro famiglie.

All’evento, che ha visto il saluto di Emanuela Ruffinelli (presidente dell’OPI di Terni), del professor Stefano Brancorsini (presidente del corso di laurea in infermieristica UniPg sede di Terni) e della dottoressa Sonia Biscontini (direttrice dei dipartimenti salute mentale e dipendenze della Usl Umbria 2), hanno partecipato oltre 90 persone tra professionisti della salute e studenti del corso di laurea in infermieristica della sede di Terni.

Nel corso dell’evento sono state analizzate le problematiche dell’età adolescenziale dal punto di vista evolutivo, clinico e giuridico. È stata rilevata l’importanza di un approccio dei servizi sanitari che tenga conto della specificità di questa età e delle particolari esigenze di relazione dei ragazzi. Grande importanza è stata data alle modalità giuridiche che spesso attengono al lavoro dei sanitari. Infine sono stati analizzati i principali quadri psicopatologici che caratterizzano questa età. Investendo tempo e risorse per permettere di lavorare con e nelle reti significa poter garantire al minore e alla sua famiglia un alto livello di partecipazione alla stesura del proprio progetto di vita, come cucire a più mani un abito su misura per indossare l’unicità.


LE IMMAGINI

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli