Terni, San Valentino: «Io sto col vescovo»

L’assessore Daniela Tedeschi è la prima a prendere posizione, e poi festeggia: «+6% in termini di arrivi e un +15% in termini di presenze»

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Tutto ha, l’assessore comunale di Terni, Daniela Tedeschi, meno che un aspetto aggressivo. Anzi. Proprio per questo, però, le parole che pronuncia – le prime, peraltro, di un esponente del Comune dopo il ‘colpo di mano’ dei fedeli che impedirono lo spostamento delle reliquie di san Valentino in Duomo – fanno un certo effetto: «Il fervore religioso e il senso di appartenenza sono un valore, ma non possono alienare la misura e il rispetto nei confronti di chiunque, a partire dal vescovo, successore di San Valentino per volere del Papa».

L'assessore Tedeschi al fianco del vescovo

L’assessore Tedeschi al fianco del vescovo

I malesseri Secondo l’assessore, «dobbiamo provare a ricollocare in un sentiero di comprensione l’azione intrapresa da un gruppo di parrocchiani della Basilica. Se il quartiere di San Valentino si sente al centro dell’attenzione generale solo a febbraio e magari individua nella Basilica l’unico punto di riferimento, spetta alla politica cittadina dare un segnale della propria presenza, interpretare i possibili malesseri, prendersi le proprie responsabilità ed i propri impegni. Dopodiché anche quel gruppo di persone, pur meritando rispetto per l’attaccamento devozionale, deve ricordarsi che non esistono attori unici nella custodia della memoria del Santo Patrono». L’assessore, insomma, sta con padre Piemontese: e i fedeli sono serviti.

I progetti Poi c’è altro, ed è un messaggio inviato ancora ai fedeli, ma anche no: «Il rilievo conquistato dal Santo dell’Amore inorgoglisce la città di Terni e spetta in primis all’amministrazione comunale, democraticamente eletta dai cittadini, progettare percorsi di promozione del suo luogo natale, in connessione ai grandi valori che rappresenta. Da parte nostra, massima è e sarà l’apertura e l’ascolto, dimostrato anche dall’attivazione della Consulta, verso le varie sensibilità cittadine e in collaborazione con le altre istituzioni. Quando però arriva il momento della sintesi, si decide e si prende una strada unitaria. Nel processo di maturazione della nostra città, non può più esserci spazio per chi procede per conto proprio su grandi questioni comuni, rivendicando forme di rappresentanza a cui non è legittimato. Chi soffia sul fuoco delle spaccature e dei personalismi distruttivi, deve essere invitato dalla stessa comunità a far prevalere il dialogo sulle idee e sui progetti per la crescita della città».

La promessa

La promessa

Trend positivo Anche perché, spiega l’assessore, «possiamo dire che il periodo centrale delle iniziative valentiniane, compreso tra il 6 e il 21 febbraio, ha registrato flussi turistici interessanti, con un trend ampiamente positivo rispetto allo scorso anno: le strutture alberghiere della nostra città hanno infatti registrato un +6% in termini di arrivi e un +15%  in termini di presenze. Dati positivi che confermano la validità e l’attrattività del programma complessivo, a partire da quegli eventi consolidati negli anni, come Cioccolentino e la Maratona di San Valentino; ulteriori conferme sono arrivate dalla tradizionale Festa della Promessa alla Basilica di San Valentino, con le oltre 100 coppie che hanno aderito da diverse regioni italiane; abbiamo registrato apprezzamento e pubblico proveniente anche da fuori provincia per il nuovo circuito musicale San Valentino Live Music – San Valentino Jazz Cluster. Tali iniziative quest’anno sono state inserite in un rinnovato contenitore che ha inteso celebrare il nostro Patrono e il tema dell’amore attraverso le diverse forme culturali e artistiche».

Il futuro Per l’edizione 2016, dice Daniela Tedeschi, «avevamo dichiarato in anticipo che ci apprestavamo ad elaborare un nuovo format, anche attraverso le forme di partecipazione descritte. In questa fase di transizione abbiamo avviato il processo di cambiamento e molte sono state le novità e i risultati ottenuti nel 2016, dovuti anche alla collaborazione tra assessorati al Turismo e alla Cultura. C’è ancora tanto da lavorare e come in tutte le fasi di transizione aspetti da migliorare, ma abbiamo con coraggio intrapreso una strada nuova. Proseguiremo e potenzieremo la collaborazione con la Diocesi e con le forze sociali ed economiche della città, a partire dalla Camera di commercio e dalla Consulta del turismo, per la definizione nei prossimi mesi di un progetto turistico-culturale unitario e condiviso su San Valentino».

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