Traffico di droga, banda disarticolata

L’operazione dei carabinieri di Umbertide e Città di Castello va avanti da agosto. Si stringe il cerchio sui nominativi degli spacciatori

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Le indagini da parte dei carabinieri di Città di Castello e di Umbertide erano partite ad agosto quando, sotto un cavalcavia della superstrada E45, in una località isolata nella periferia di Umbertide, trovarono 17 chili di hashish. L’attività investigativa, che aveva permesso l’arresto di alcuni spacciatori e corrieri, dopo alcuni mesi ha permesso ai militari di individuare i nominativi degli spacciatori.

Le indagini L’attività che aveva portato al rinvenimento della grossa partita di droga, era stata condotta anche con l’ausilio dell’unità cinofila dei carabinieri di Firenze. Il cane antidroga era stato determinante nel rinvenimento della sostanza stupefacente che si trovava abilmente occultata nella fitta vegetazione, divisa in panetti da 100, 500 e mille grammi. Dal mese di agosto le indagini sono proseguite ininterrottamente fino ad oggi, quando i carabinieri hanno stretto il cerchio su alcuni soggetti, probabilmente di origine albanese – indagini tuttora in corso – i quali rifornivano di droga l’intera Alta Valle del Tevere.

Il ‘mercato’ Dall’hashish recuperato si sarebbero potute ottenere oltre 25 mila singole dosi. La droga, una volta venduta al dettaglio, avrebbe fruttato quasi 180 mila euro. Un dato allarmante – secondo i militari – in considerazione dello stretto rapporto fra la grande quantità di stupefacente presente sul mercato e l’altrettanta richiesta dei consumatori.

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