Perugia, Choco bar: «Noi riqualifichiamo»

Perugia, faccia a faccia tra Umbria grida terra e amministrazione comunale, curia e privato per la realizzazione del nuovo locale di Guarducci sotto le Logge di Braccio

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di L.P.

Al grido di ‘Logge pubbliche’mercoledì mattina Umbria grida terra ha accolto il sindaco Andrea Romizi, accompagnato dall’assessore alla cultura Teresa Severini e quello al marketing Michele Fioroni, il vescovo di Perugia Paolo Giulietti e il patron di Eurochocolate Eugenio Guarducci intervenuti all’interno del cantiere in cui in tempi record si stanno svolgendo i lavori di riqualificazione delle logge che a breve ospiteranno un nuovo Choco-bar.

LA PRESENTAZIONE CON FUORI PROGRAMMA – IL VIDEO

LOGGE1Faccia a faccia Assenti, istituzioni pubbliche e religiose, alle iniziative organizzate in piazza da parte dell’associazione contraria all’ennesima privatizzazione di uno spazio pubblico a danno della città, presenti invece per ‘benedire’ l’iniziativa privata, per Giovanni Cenci con la scusa di rivitalizzare il centro storico, si delega al privato la risoluzione di problemi pubblici come il degrado o lo spaccio di droga e si svende l’ennesimo luogo di socialità cittadina. «Privatizzare non è rivitalizzare – afferma Cenci – se l’amministrazione comunale, negli anni, non ha saputo risolvere il problema così come non ci siete riusciti voi, proprietari di questo luogo, la soluzione, non è svenderlo. Se questo è un luogo dove la gente viene a fare i propri bisogni allora significa che bisogna mettere dei bagni pubblici, se c’è la droga significa che mancano politiche sociali che mirano all’inclusione dei soggetti, non si accampano scuse».

Il nodo tasse Non le manda a dire il giovane vignaiolo che, con l’associazione Umbria grida terra, si è fatto conoscere in città per aver reso fruibile piazza Grimana prima, durante Umbria Jazz, e il Mercato coperto poi con due edizioni di una mostra mercato dei prodotti tipici e le eccellenze del territorio. «Questo è un luogo di culto – prosegue Giovanni – sotto alle Logge pagate le tasse? Pagate l’Imu? I soldi sono più importanti di tutto il resto? E’questo l’insegnamento di Papa Francesco?» chiede al vescovo Giulietti.

LOGGE2Il Choco bar A spiegare che, sotto alle Logge, qualsiasi cittadino – e non solo i consumatori – sarà il benvenuto è il patron di Eurochocolate. «Questo spazio darà lavoro a tanta gente, rimarrà aperto in estate fino a tarda sera. Sento parlare di distruzione, di svendita ma chi afferma ciò non si ferma a guardare il lavoro prezioso portato avanti dalle ditte che stanno operando in pieno rispetto delle regole e in tempi record per restituire questo spazio alla città». Un tempio? Un luogo di culto? «Questo è uno degli spazi più laici di Perugia, fino al 1928 c’erano attività commerciali e residenze abitative qui sopra, i locali hanno sempre ospitato negozi e servizi, non è mai stato un luogo di culto. Forse qualcuno dimentica che, qualche anno fa, qui dentro venivano vendute anche le Nike. Quella non era una multinazionale?»

Il progetto che porta la firma di Guarducci mette praticamente d’accordo tutti. Istituzioni, privato e Curia. «Il fatto che ci sarà un esercizio privato – dicono dal capitolo della Cattedrale – non crediamo escluda altri utilizzi. Di concerti spontanei, i giovani, ne fanno tanti, forse pure troppi, anche davanti alle scalette che sono sempre di proprietà della Cattedrale e lasciando questi spazi, da un punto di vista culturale e artistico, non sempre all’altezza del luogo». «E invece la Nestlé è all’altezza del luogo?» domanda ancora Giovanni Cenci in riferimento all’insegna del locale che, secondo le rassicurazioni di Guarducci, avrà il marchio Perugina nell’insegna?

Il vescovo Quello che è certo, per tutti, è che questi spazi devono essere recuperati. «Credo che una polemica nata tra pubblico e privato intesa come contrapposizione tra ciò che è di proprietà del privato e ciò che è di proprietà del pubblico – dice il vescovo Giulietti – esprima concetti culturali vecchi. Oggi c’è di vera sussidiareità, cioè di vera collaborazione tra istituzioni e privati nell’ottica che il bene comune passa attraverso quello che fa la Chiesa, il Comune e gli operatori commerciali. Crediamo che la riqualificazione del centro e la sua dignità richieda la collaborazione di tutti e questo mi sembra un buon esempio di collaborazione che fa bene a tutti. Quando sarà funzionante i cittadini sapranno dirci se era meglio prima o dopo».

Romizi Al grido di ‘Logge pubbliche’ anche il Sindaco si è quindi sentito in dovere di intervenire e di provare a calmare le acque. «Noi non privatizziamo – ha rassicurato – noi riqualifichiamo. Tutte le opinioni devono essere attenzionate però questo ci è sembrato un buon progetto di riqualificazione, nel frattempo stiamo lavorando anche alla riqualificazione delle Logge davanti alla biblioteca e alla Galleria Nazionale dell’Umbria per ridare lustro e maggiore visibilità alle nostre opere architettoniche più importanti. Questa è la piazza principale e il cuore della città e gli si deve voler bene, però certo si ascolta anche chi ha opinioni diverse e credo sia giusto trovare un punto di incontro su altre iniziative organizzate negli anni».

La polemica sul vino Un confronto pacifico e sereno che, solo alla fine, ha fatto registrare una piccola polemica. Quella scoppiata tra l’assessore Fioroni e il produttore di vini Giovanni Cenci, additato dall’assessore di essere un ‘figlio di papà’ che, solo con i soldi di famiglia, si è creato l’azienda vitivinicola.

IL FACCIA A FACCIA FIORONI-CENCI – IL VIDEO

Le accuse «Siete disonesti – è stata la risposta – questo è un attacco personale e brutto, che non c’entra niente con la storia delle Logge. Chieda scusa pubblicamente, anche perché io ho studiato in Francia e, da solo, ho creato l’azienda. Con le stesse mani con cui, ogni giorno, lavoro la terra». Alla fine, poi, tra i due ci sarebbe stato un chiarimento ‘privato’, con tanto di scuse da parte dell’assessore.

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