Il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, lo ha anticipato in consiglio comunale, rispondendo ad una precisa interrogazione del gruppo del M5S, che lo sollecitava a fare chiarezza sulla sua posizione relativa alla così detta ‘Operazione Spada‘, condotta dalla magistratura ternana e che – fino ad oggi – è culminata con il clamoroso blitz del 17 novembre: «Adesso partono le denunce».
Il sindaco Di Girolamo ha speso poche parole: «Non mi è stato notificato nessun atto», per poi chiarire che «sono stati pubblicati (dai media; ndr) documenti e questo in violazione dell’articolo 684 del codice penale e degli articoli 114 e 329 del codice di procedura penale. Queste pubblicazioni – ha scandito il sindaco – lasciano ipotizzare un possibile uso strumentale e con finalità diffamatoria dei documenti pubblicati». E, insomma, adesso arriveranno le querele.
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