Agli umbri andare in autobus e, in linea di massima, utilizzare i mezzi pubblici, piace poco. Stando ai dati resi noti dall’Istat, infatti, anche se nel 2014 (anno a cui si rifersice il report), a Perugia si poteva contare su 110 autobus urbani (66,3 ogni 100 mila abitanti) e a Terni su 50 (44,6 ogni 100 mila abitanti), la regione ha fatto registrare il terzo peggior dato sull’utilizzo dei mezzi pubblici a livello nazionale.
Scarso uso Soltanto il 12,9% di noialtri umbri, infatti, ha fatto uso degli autobus urbani e peggio hanno fatto solo in Basilicata (11,9%) e Calabria (11,3%). «Nelle ripartizioni del Nord -spiega Istat – l’utilizzo dei mezzi pubblici è superiore alla media nazionale (27,4% nel Nord-ovest e 24,9% nel Nord-est), mentre nel Mezzogiorno la fruizione scende al 17,5% (18,3% nel Sud e 15,8% nelle Isole). I valori più elevati si registrano tuttavia nell’Italia Centrale (29,1%). A livello regionale, le più alte percentuali di utenti del Tpl si rilevano in Liguria (40,8%), nel Lazio (38%) e in Trentino-Alto Adige (36% – nella provincia di Bolzano, in particolare, oltre la metà dei residenti di 14 anni e più utilizzano il Tpl). Le percentuali più basse (tra l’11 e il 13%) si rilevano, invece, in Umbria, Puglia, Basilicata e Calabria». tanto più che gli umbri che hanno dichiarato di utilizzare i mezzi pubblici tutti i giorni o qualche volta a settimana sono stati solo il 5,5%, peggior dato nazionale in assoluto.
Mezzi ecologici Dove va meglio, invece, è sulla presenza di autobus ‘ecologici’, che in Italia – nel 2014 – erano il 22,4% del totale, in leggero aumento sull’anno precedente (22,1%): «Il divario fra le ripartizioni – dice l’Istat – è, in questo campo, piuttosto contenuto (22,8% nelle città del Nord, 24,3% in quelle del Centro, 18,8% in quelle del Mezzogiorno), mentre il valore medio dei grandi comuni risulta notevolmente più basso di quello degli altri capoluoghi (17,3 contro 31,7%). Quote di bus ecologici superiori ai due terzi del parco circolante si rilevano ad Aosta, Udine, Ravenna, Perugia, Terni, Macerata, Ascoli Piceno, Caserta, Cosenza e Lanusei». A Terni erano il 76% e a Perugia il 69,1%