Commissariati Foligno e Spoleto: «Allarme»

Umbria, la Silp Cgil: «Presìdi di polizia dimenticati. Sulla sicurezza basta proclami autoreferenziali»

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«Sulla sicurezza non si continuino a fare solamente proclami autoreferenziali», è questo l’appello della Silp Cgil dell’Umbria.

Sforzo maggiore

«Negli ultimi giorni – scrivono dal sindacato – le più alte autorità del settore, ovvero la prefettura, la questura, il comando dei carabinieri, hanno stilato i consueti rapporti di fine anno, lodando il lavoro delle forze dell’ordine sia in termini di impegno che di risultati. Alcuni di loro, visto l’avvicinarsi delle festività, si sono spinti a chiedere uno sforzo ancora maggiore ai loro rappresentanti per intensificare il numero delle pattuglie da impiegare nei servizi di controllo del territorio. Tutto giusto, ma ad uscire per strada non sono gli ufficiali, bensì gli appartenenti alla ‘truppa’. Sono le stesse persone che, da moltissimi anni, si trovano a stare in mezzo alla gente con le stesse divise, con gli stessi mezzi, con straordinari pagati poco e spesso in ritardo, sempre pronti ad intervenire per cercare di risolvere i problemi degli altri».

I servizi di vigilanza

Recentemente, aggiungono dal sindacato, «anche il capo della polizia ha detto che è inaccettabile che un’ora di straordinario di un poliziotto, stessa cosa dicasi per carabinieri, finanzieri e vigili del fuoco, venga pagata 7 euro lordi. Contestualmente, alcuni sindaci umbri, in considerazione dell’escalation di furti in abitazione e non solo, degli ultimi mesi, soprattutto nelle città di Spoleto, Foligno, Spello, Trevi, hanno chiesto alle citate istituzioni l’intensificazione dei servizi di vigilanza. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano se non che, come detto, il personale impiegabile in questo tipo di servizi è sempre di meno. A fronte di tali richieste molti agenti si sono visti decurtare, ed in alcuni casi anche negare, le ferie chieste per riposarsi e poter trascorrere del tempo con le proprie famiglie».

Commissariati dimenticati

«Comprendiamo come la questura di Perugia tenda ad occuparsi principalmente della città capoluogo, ma crediamo che il resto della provincia non possa essere dimenticato. Oramai da troppo tempo i commissariati di Foligno e di Spoleto sono ridotti all’osso. La polizia Stradale del distaccamento di Foligno è oramai impiegata costantemente lontano dai territori di sua competenza perché la sezione di Perugia, a causa di un discutibile piano nazionale di razionalizzazione delle pattuglie, non è più in grado di far uscire almeno un paio di pattuglie per ogni turno di servizio. Da circa un anno il ministero dell’Interno, nel dare attuazione al piano di rinforzo delle questure e dei commissariati, ha inviato alla questura di Perugia diverse unità di rinforzo e ha provveduto a mandarne altre direttamente ai commissariati di Assisi e di Città di Castello, ma nessuna a Foligno e Spoleto. Forse il ministero si è dimenticato di queste città, oppure è la questura ad essersi dimenticata dei suoi commissariati? In parole povere o la questura inizia ad inviare poliziotti ai commissariati di Foligno e Spoleto oppure deve creare le condizioni affinché sia il ministero dell’Interno a portare a compimento questo rafforzamento, dando seguito alle istanze di trasferimento dei tanti agenti umbri lontani dalle proprie case e dai propri affetti oramai da troppi anni».

I sindaci

La problematica, spiegano, «è stata più volte segnalata da questa organizzazione sindacale, ma senza che vi sia stato alcun riscontro positivo. Nella convinzione di dovere una spiegazione anche ai tanti cittadini che chiedono una maggiore presenza delle pattuglie della polizia, il Silp Cgil ha chiesto un incontro al sindaco di Foligno che però, ancora, non ha inteso rispondere. Nei prossimi giorni chiederemo di incontrare i sindaci di Spoleto, di Trevi, di Spello e delle altre città del comprensorio per metterli a conoscenza della reale situazione in cui versa questa parte della provincia di Perugia. Siamo convinti che ricorrere a misure assolutamente di facciata ed inefficaci, quali il pattugliamento delle strade demandato ai militari della Folgore, come già richiesto da un Comune, sia quanto di più sbagliato possa fare una amministrazione comunale. Per essere credibili e concreti, occorre conoscere i problemi e affidarsi ai professionisti della sicurezza; iniziative estemporanee e prive di ragionevolezza rischierebbero di aggravare ancora di più il lavoro delle forze di polizia».

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