Ternana: «Situazione non è disastrosa»

Giovedì c’è il Teramo: soliti problemi e ambiente spaccato. De Canio dopo il caos: «La contestazione non mi smuove. Esonero? No, avevo messo a disposizione il mandato»

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La rifinitura

Del Teramo in sostanza non se ne parla. Il focus, a ventiquattro ore dalla contesa con i ragazzi di Agenore Maurizi, è tutto sul caos settimanale che lo ha riguardato: dal possibile allontanamento alla conferma, la bagarre  – con tanto di confronto fallito – al comunale di Campitello alla separazione con il vice Ezio Brevi ed il collaboratore Fabrizio Fabris. Un Natale tutt’altro che sereno per la Ternana e per Luigi De Canio (almeno in ambito sportivo), attesi giovedì pomeriggio dall’ultima sfida casalinga dell’anno – diretta in chiaro su Sportitalia dalle 14.30 – contro il Teramo. I rossoverdi ci arrivano dopo giorni tumultuosi e con i consueti problemi d’infermeria in attesa dell’arrivo del direttore sportivo Luca Leone: «La contestazione non mi smuove di un millimetro dal dover essere condizionato nelle mie scelte perché agisco secondo una razionalità professionale senza simpatie o antipatie. Avevo rimesso il mio mandato, ma la società ha ritenuto non fosse la cosa più giusta», spiega il tecnico lucano. Superfluo ribadire che non fare sei punti su altrettanti a disposizione pre pausa invernale peggiorerà ulteriormente lo scenario attuale.

LUIGI DE CANIO SULLA CONTESTAZIONE, FABRIS, BREVI E IL PERICOLO ADDIO – VIDEO

«Avevo messo a disposizione il mandato». Fabris e Brevi

Vives e Diakité

Non la prima contestazione – la più recente pre Terni è datata dicembre 2013, a Catania, quando ci fu anche il lancio di fumogeni e petardi – che subisce il trainer di Matera. Critiche, insulti e offese per lui a Campitello in settimana dopo la convulsa domenica: «Sono la persona che ero prima, lo stesso uomo che quando ha trovato 5 mila persone ad aspettarlo post Perugia ha detto ‘non è il caso’. Ora vale anche per chi va incontro ai tifosi per spiegare alcune cose: mi sono sentito fare delle domande che con il calcio non hanno nulla a che fare; ho la stessa convinzione e determinazione di prima. Avevo messo a disposizione della società il mio mandato e Bandecchi ha ritenuto che non fosse la cosa più giusta. Fabris e Brevi? Credo andranno sostituiti, abbiamo avuto uno scambio di idee e hanno ritenuto di andare via. Quando non c’è convergenza con il vertice del capo struttura ci si confronta e si vede la soluzione migliore. Non è una questione di competenze, ma di modo di interpretare il ruolo». Tra i venti convocati ci sono anche Vives e il baby difensore Mazzarani, out Filipponi e Cori.

TERNANA, SEDUTA MENO AGITATA A NATALE

Lo sconcerto per domande su Pagni, l’armonia e le colpe

Danilo Pagni e Stefano Ranucci a Cascia il 19 luglio

Un tema che fa ‘scaldare’ De Canio è quello legato al ds di Castrovillari: «Ci sono delle persone – ha ribadito – che mi vengono a contestare chiedendomi di Danilo Pagni piuttosto che spiegazioni tecniche, come se fosse un argomento importante. Rimango sconcertato. Altre persone mi dicono cose molto diverse. Vivo allo stesso modo l’une e le altre, ricordatevi che sono stato in stadi con 70 mila persone: ho preso fischi e applausi, un anno ero imbattuto e per un confronto con i tifosi mi hanno rovesciato la macchina. Non scappai. Questo per dire che ho rispetto di tutti. Se uno mi avvicina e mi chiede dove sta l’ex ds capisco che, probabilmente, quel filo di contestazione ha un’altra matrice e significato e non mi preoccupa. Ciò che lo fa è invece sono i giocatori, quando recuperarli, e questioni tecniche. Siamo a sei punti virtuali dal primo posto ed è successo di tutto a questa squadra». Negli ultimi giorni ha lasciato – oltre a Brevi e Fabris – anche Carmine Alessandria, ma De Canio smentisce problemi di armonia interni: «Non è vero, ci sono stati dei confronti sereni, in civiltà». Poi si parla di responsabilità e l’allenatore rossoverde sottolinea che «il primo errore che ho fatto è stato quello di aver detto ciò che pensavo della squadra e aver fatto immaginare che si potesse vincere sempre 3-0, non mi sono nascosto perché la Ternana è forte. Poi non mi aspettavo venisse falcidiata da così tanti infortuni. Incolpo gli altri per i fatti che accadono? Mi spiace se do questa impressione. Sono io il responsabile perché i giocatori li ho scelti io, è fuori da ogni dubbio. Faccio le cose secondo una logica e se non funziona mi faccio delle domande». Sull’ex match analyst l’allenatore puntualizza che «mi diverto per conto mio a guardare i match e studiare l’avversario, non lo faceva lui. Per fare ciò non occorre il match analyst».

I TIFOSI CONTRO DE CANIO E VIVES: IL CONFRONTO – VIDEO

Lo scudo e la serie di ‘non potete non…’: «Più rispetto per professionalità». Piace Soddimo

La rifinitura

De Canio raggiunge l’apice – in termine di vigore nel rispondere – quando gli viene chiesto dei cambi tardivi a Ravenna. Il tecnico delle ‘Fere’ a questo punto parla di una serie di fattori e, rivolgendosi a stampa e tifosi, va di elenco: «Voi non potete non riconoscere che questa squadra sia stata costruita fino all’ultimo giorno senza aver fatto preparazione. Non potete non riconoscere che la Ternana non abbia fatto partite di preparazione se non quella di Vercelli. Non potete non pensare al fatto che questa squadra ha cambiato venti preparazioni perché gli venivano posticipati i match. Non potete sottacere il fatto che il gruppo ha perso molti centrocampisti dopo la prima giornata con successivi adattamenti. Dobbiamo essere più sereni e avere più rispetto per la professionalità delle persone, poi ci sta che non si sia d’accordo. Il primo ad essere dispiaciuto sono io, così come i giocatori. La pretestuosità di voler distruggere tutto non l’accetto e non mi tiro indietro da una situazione che non considero disastrosa, è ampiamente rimediabile in attesa di avere la reale fisionomia della squadra. Sono corresponsabile». Nelle recenti gare è crollato il rendimento della difesa: «Causata da più aspetti. Disattenzioni individuali ed episodi non molto fortunati. In generale dobbiamo recuperare un po’ di serenità e brillantezza, c’è stanchezza psicologica nel gruppo». Nel contempo si avvicina l’apertura del mercato: via della Bardesca è in trattativa – riporta gianlucadimarzio.com – per assicurarsi le prestazioni di Danilo Soddimo, centrocampista offensivo del Frosinone.

BANDECCHI CONFERMA DE CANIO: «NON ESISTE COLPA DI UNA SINGOLA PERSONA»

Ranucci, l’esonero e Diakité: «Se abbandono i ragazzi si sentirebbero traditi»

Fabris e Brevi

Nel finale si torna a discutere della particolare giornata di domenica, dove a dirigere la seduta sono stati Brevi e Fabris: «Ho parlato con Ranucci e non mi ha esonerato, gli ho detto che ero pronto a farmi da parte se è questo che serviva. Hanno fatto le loro valutazioni e Bandecchi ha ritenuto di non procedere così. Non voglio abbandonare – c’è antitesi rispetto al pensiero espresso in avvio di conferenza – perché molti ragazzi si sarebbero sentiti traditi da me: il rapporto con tutta la squadra è ottimo. Non sono venuto a Terni per i soldi ma per il piacere di allenare e creare un progetto. Le motivazioni da allora sono rimaste intatte». Inevitabile un accenno al centrale francese: «Diakité? Non vorrei parlarne anche per rispetto del ragazzo. Solo gli stupidi – risponde in merito all’arrivo del ds Luca Leone ed al possibile cambio di atteggiamento nei confronti dell’ex Lazio – non cambiano idea, ma devono accadere un po’ di cose. Ha chiesto scusa a me ed ai compagni, dispiace perché fondamentalmente è un bravo ragazzo. La contestazione non mi smuove di un millimetro dal dover essere condizionato nelle mie scelte perché agisco secondo una razionalità professionale senza simpatie o antipatie: tra i miei compiti rientra anche quello di far rispettare le regole. Il giocatore gode della mia stima ed il primo ad essere mortificato sono io». Accenno anche al 48enne dirigente abruzzese che firmerà dopo essersi liberato – 28 dicembre – dal Pescara: «Non ho mai lavorato con lui, ci conosciamo a vicenda. Certamente è la figura giusta per questa società». A dirigere il match sarà Andrea Colombo della sezione di Como. Nei rossoverdi non ci saranno Rivas, Salzano, Bergamelli e Diakité.

POLVERIERA TERNANA, AMBIENTE SPACCATO

La nota dei giocatori

Luigi De Canio e Carmine Alessandria

Il momento è delicato. E allora a completare il quadro è una nota della prima squadra rossoverde: «Allo scopo di sgombrare – si legge nella comunicazione pubblicata sul portale ufficiale – il campo da qualunque possibile equivoco, riteniamo doveroso sottolineare che all’interno del gruppo e nella vita quotidiana dello spogliatoio non esistono e non sono mai esistite frizioni di alcun genere. La squadra, in ogni singolo allenamento, si impegna al massimo per ottenere i risultati da tutti auspicati. Eventuali provvedimenti disciplinari a carico di qualunque calciatore della rosa sono di esclusiva competenza della società e noi, in alcun modo, possiamo o vogliamo interferire in merito; cosa che nessuno di noi ha mai fatto anche nelle precedenti esperienze professionali in altre piazze».

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