Detenuto sfascia tutto nel carcere di Capanne

Denuncia dell’Osapp su un nuovo atto di violenza nel carcere di Perugia: era stato trasferito da Napoli, dove aveva partecipato alla rivolta di Poggioreale

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Trasferito dal carcere di Poggioreale, dove era stato protagonista di una rivolta, un detenuto napoletano ha dato in escandescenza anche nella sua nuova collocazione, a Capanne.

Distrutta la cella e le telecamere del corridoio

Il detenuto, arrivato da pochi giorni, ha creato subbuglio nel reparto penale all’interno di una sezione con regime aperto e, per futili motivi («pare per un cambio cella da lui richiesto», riferisce Angelo Romagnoli del sindacato Osapp) ha prima sfasciato la cella rompendo ogni cosa al suo interno (televisore, lavandino, water) poi si è spostato nel corridoio della sezione e ha iniziato a rompere le telecamere di sorveglianza e tutti i vetri delle finestre, minacciando con un bastone (procuratosi dalla rottura del tavolo) gli agenti che provavano ad avvicinarsi.

Trasferito in isolamento

Per fortuna, dopo averlo fatto sfogare, gli agenti di polizia ponitenziaria, guidati dal commissario Concetta Meglio, sono riusciti a bloccarlo, scongiurando conseguenze più gravi. Il detenuto è stato quindi trasferito al reparto isolamento. Ma questo nuovo episodio ha fatto nuovamente salire la tensione nel carcere perugino, dove da anni si denuncia la scarsa dotazione organica e la pericolosità del cosiddetto ‘regime aperto’, nel quale i detenuti sono fuori dalle celle, vigilati a distanza.

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