Era fra i rifiuti la targa per Peppino Impastato

Perugia, via della Rupe: fu messa nel 2010 in collaborazione con il Festival del Giornalismo. La denuncia di Bori (Pd). Ciccone: «Possiamo rifarla». Cardinali (Libera): «Se non lo fa il Comune ci pensiamo noi»

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È stata rinvenuta tra i rifiuti la targa in memoria di Peppino Impastato che era in via della Rupe. La denuncia, con tanto di foto, è di Tommaso Bori (Pd), che immortala il cippo con la targa fra erbacce, materiale edile e mezzi di cantiere, fra l’altro sporco di vernice e rotto in più punti. Poco distante sono in corso i lavori per la famosa (o famigerata, dipende dai punti di vista) biblioteca degli Arconi ed evidentemente la pietra è stata spostata in malo modo.

Offesa alla memoria

«La memoria di Peppino Impastato e di tutti i giornalisti morti per mano della Mafia ha un valore o può essere trattata come spazzatura? Questa è la domanda che mi sono fatto – scrive Bori – quando ho chiesto di vedere che fine avesse fatto la targa alla memoria delle vittime della mafia apposta dal Comune di Perugia e dal International Journalism Festival: è rotta in più punti, distrutta dagli spostamenti, sporca di vernice e dimenticata in mezzo ad erbacce e rifiuti».

In collaborazione col Festival del Giornalismo

La targa fu apposta nel 2010 in occasione di una iniziativa contro la mafia nel corso della quale fu piantato un ulivo di 50 anni in piazza della Rupe, proprio a ridosso del punto in cui era stata posizionata la pietra in memoria di Peppino Impastato e di tutti i giornalisti morti per mano della mafia; iniziativa questa promossa in collaborazione con il Festival del Giornalismo. E infatti nella foto ricordo, con l’allora sindaco Boccali, c’era Arianna Ciccone. Che ora, dopo la denuncia di Bori, commenta: «Possiamo rifarla».

Cardinali (Libera): «Lo facciamo noi»

«Se non lo dovesse fare il comune, ci penserà Libera – incalza Walter Cardinali, presidente di Libera Umbria – la memoria non può essere una passerella per il politicamente corretto, ma ha bisogno di persone che capiscano il valore di certi luoghi e che siano conseguenti nel rispettarli e farli conoscere». Per la cronaca, è intervenuto anche il Comune di Perugia, attraverso il proprio account istituzionale, assicurando «un sopralluogo e una verifica degli interventi da fare».

Il Comune: «Tornerà al suo posto»

«La targa che ricorda Peppino Impastato e tutti i giornalisti morti per mafia, posizionata nei giardini del Pincetto, è stata restaurata dall’amministrazione comunale già da un paio di mesi, dopo che mani ignote l’avevano rotta. Al momento è custodita presso il cantiere in attesa che siano terminati i lavori nell’area e si possa ricollocare nei giardini, a memoria del sacrificio di coloro a cui è dedicata»: lo riporta una nota dell’amministrazione comunale.

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