Furti a Stroncone, questione già politica

Al Comune che punta il dito anche contro i ‘media’ replica la Lega che cavalca il sentimento. Ma c’è chi opera nell’ombra e lontano dalle gazzarre

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La situazione dei furti – non rosea, valutato il trend degli ultimi sei anni – rimarcata da umbriaOn rispetto al territorio di Stroncone (dopo che tanto, di recente, si è scritto sulla Valnerina e San Gemini) si inserisce in un contesto di prese di posizione in serie di istituzioni e partiti politici. Ad iniziare dal Comune di Stroncone che, attraverso Facebook, dice la sua puntano il dito contro «le incontrollabili logiche dei media» e parlando di «trend della criminalità generalmente in calo». Gli risponde la Lega, a stretto giro, annunciando un incontro con i cittadini e chiedendo nuove contromisure «all’abbandono delle frazioni».

«Basta enfatizzazioni e tamtam mediatici»

«In seguito agli ultimi accadimenti di criminalità verificatesi nel nostro comune – si legge sulla pagina Facebook del Comune di Stroncone – il sindaco ha da tempo programmato incontri con il prefetto ed i vertici di polizia e carabinieri, con l’intento di aumentare il controllo del territorio. Riteniamo che il compito di una seria amministrazione sia di perseguire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini, tramite la stretta collaborazione con gli organi ufficiali di polizia, senza tante enfatizzazioni o tamtam mediatici, che hanno il solo scopo di enfatizzare un sentimento di insicurezza non giustificato dalla realtà dei dati, che invece evidenziano come non vi sia correlazione tra dato statistico ufficiale sulla criminalità e percezione della sicurezza dei cittadini».

Le ‘incontrollabili’ logiche dei media

«Negli ultimi anni – prosegue l’amministrazione comunale a guida Alberto Falcini – le ‘incontrollabili’ logiche dei media hanno enfatizzato il discorso sulla sicurezza, concentrando l’attenzione dell’opinione pubblica soprattutto sull’insicurezza derivante da alcune particolari fattispecie di reati e da alcune categorie sociali ben definite. Questa particolare attenzione dei media sul tema sicurezza, ha provocato un ingiustificato aumento del sentimento di insicurezza, se paragonato ad un trend della criminalità generalmente in calo, che normalmente viene associato ad esso».

«Enfatizzazione strumentale dell’insicurezza»

«L’enfatizzazione strumentale dell’insicurezza è dunque il motivo principale per il quale il cittadino si sente meno sicuro, alimentando una percezione distorta della realtà, sia dal punto di vista quantitativo che delle cause. Ciò non significa che il problema debba essere sottovalutato, tutt’altro, deve essere contrastato con fermezza, utilizzando gli strumenti a disposizione di una società civile».

E la questione è già politica

Che la questione-furti a Stroncone sia già diventata – da tema sociale, da analizzare anche in ottica di strumenti di prevenzione e rapporti sociali fra chi condivide la zona di residenza – una questione politica, lo conferma l’intervento della Lega. Il partito di Salvini, attraverso il segretario regionale Virginio Caparvi e il consigliere Emanuele Fiorini, annuncia un incontro con i cittadini della zona. A spiegarne le ragioni è Annalisa Spezzi che, per la Lega, segue proprio quel territorio: «A seguito dei numerosi furti avvenuti in questi giorni nel comune di Stroncone – afferma – si ha l’indiscussa ed imminente necessità di incrementare le misure di sicurezza. I cittadini, soprattutto nelle frazioni, non possono essere abbandonati a se stessi. Abbiamo raccolto numerose segnalazioni da parte di persone preoccupate ed impaurite da questo stato di cose del quale l’amministrazione comunale non sembra minimamente preoccuparsi. È evidente che il numero delle forze dell’ordine presenti sul territorio di Stroncone è insufficiente per fronteggiare questa situazione. Ci chiediamo – prosegue la Spezzi – se le telecamere di videosorveglianza presenti sul territorio funzionino regolarmente e ci auspichiamo che siano utili alla cattura, quanto prima, di questi balordi. Invitiamo il sindaco a fare tutto quello che è in suo potere per incrementare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio comunale, concordando con il questore ed il prefetto misure straordinarie finalizzate alla messa in sicurezza dell’intero territorio».

La summa

Così se da un lato c’è un’amministrazione comunale che invoca equilibrio e nervi saldi di fronte a una questione sì seria, ma comunque ‘contaminata dall’errata percezione che i media alimentano’, dall’altro c’è chi – la Lega – cavalca un tema che, da sempre sentito, le ha portato tanti consensi e successi in giro per l’Italia, Terni compresa. Nulla di nuovo. Nell’ombra invece c’è chi – come le forze dell’ordine – continua ad incontrare i cittadini, a suggerire loro di attuare semplici azioni di prevenzione (un cane da guardia, chiudere bene porte e finestre, procurarsi un allarme), a sottolineare quanto sia importante una comunità coesa che condivida la propria quotidianità e in cui ci si sostenga a vicenda. Per costruire una percezione – ma pure una realtà – migliore con cui confrontarsi, lontana da certe gazzarre già viste. D’altronde il voto di maggio è vicino.

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