Gimo: «Il Comune smetta di boicottare»

Mobilità notturna, Udu e Rete degli Studenti Medi Perugia attaccano: «Appoggio di Regione e università, l’amministrazione faccia la sua parte. Vogliamo risposte»

Condividi questo articolo su

Comune e Regione, giù il primo. Gli studenti prendono posizione sul rinnovo del servizio di mobilità notturna Gimo e attaccano l’amministrazione dopo l’approvaziona in consiglio regionale dell’ordine del giorno relativo al servizio: «Smetta di boicottarlo». Firmato Udu e Rete degli Studenti Medi Perugia.

CACCIA AI SOLDI PER GIMO

Gimo servizio notturno trasporti perugia

L’assessore Casaioli

L’ordine del giorno Gli studenti sottolineano infatti che «nell’ultima seduta del consiglio regionale è stato approvato un ordine del giorno presentato da alcuni consiglieri di maggioranza e che, tra gli altri punti, ne figurava uno su Gimo, la cui relazione è stata affidata al consigliere Leonelli. Il punto in questione impegna da un lato la giunta regionale a fare formale richiesta al Comune di Perugia di inserire le linee della mobilità notturna all’interno del Tpl; dall’altro lato, una volta che questo passaggio sia avvenuto, impegna nuovamente la giunta a stanziare risorse per la copertura del servizio annuale».

IL SILENZIO GENERALE

Il primo viaggio di Gimo

L’attacco E dunque, aggiungono Udu e Rete degli Studenti Medi, «esprimiamo soddisfazione per l’appoggio della Regione Umbria nel percorso del progetto di Gimo, facendo un importante e significativo segnale di apertura nei confronti del Comune. La Regione ha infatti deciso di portare avanti questa iniziativa seppur la materia non sia di sua piena competenza bensì del Comune, dimostrando di avere una visione politica della città e dei servizi indispensabili per la collettività che, chi amministra la città, non è in grado di avere. A ciò si aggiunge la posizione di totale adesione alla richiesta di rinnovo da parte dell’università degli studi di Perugia, ribadendo forte auspicio affinché le istituzioni locali possano attivare e stabilizzare definitivamente il servizio. L’appoggio dell’ateneo è la dimostrazione che la mobilità notturna non è interesse solo di un’associazione, come vorrebbero far credere alcuni, ma è un bisogno sentito dall’intera comunità studentesca».

Dario Sattarinia

«Comune agisca» Si arriva alla richiesta: «Davanti a queste prese di posizione – proseguono gli studenti – da parte dei partner del progetto Gimo, il Comune non può più tirarsi indietro né barricarsi nella solita storia della mancanza di fondi disponibili per il finanziamento. A tal riguardo ci aspettiamo un confronto serio nella commissione comunale convocata su iniziativa del consigliere Bori per lunedì 31 luglio a cui siamo stati invitati come ospiti insieme alla Presidente del Cds Martina Domina, il garante Dario Sattarinia, il delegato del rettore Federico Rossi ed il mobility manager dell’università Massimo Lacquaniti».

Andrea Romizi

Boicottaggio e silenzio stampa In conclusione Udu e Rete degli Studenti Medi puntualizzano che «Regione ed università hanno deciso di impegnarsi ed assumersi le proprie responsabilità al fine di permettere la ripresa a breve di un servizio stabile e complessivo di mobilità notturna. Pretendiamo che in questa situazione eccezionale anche il Comune faccia la sua parte: non è più accettabile che l’amministrazione comunale continui a boicottare il raggiungimento di un accordo tra le istituzioni e si limiti in un secondo momento solo a chiedere fondi. L’assessore Casaioli alla fine dell’ultimo tavolo ha detto di voler tenere il silenzio stampa; invece, noi chiediamo con forza risposte su quale sarà l’atteggiamento del Comune dopo queste ultime iniziative di apertura. Ai cittadini costretti ad assistere al disinteresse – terminano – nei loro confronti l’amministrazione dovrà rispondere delle sue responsabilità politiche e della totale mancanza di visione della città».

L’approvazione Soddisfatti Giacomo Leonelli e Carla Casciari (Pd) per l’approvazione della proposta di ordine del giorno che impegna «ad inoltrare immediata e formale richiesta al Comune di Perugia affinché venga attivato il servizio Gimo e inserito nell’ambito del piano urbano di mobilità, con l’impegno da parte della Giunta regionale a compartecipare alle spese relative.  Ora – le parole dei due consiglieri – la palla passa al Comune di Perugia che dovrà attivare il servizio, tenuto conto che con l’approvazione di questo ordine del giorno allegato all’assestamento di bilancio, la Regione dice a chiare lettere che ‘c’è’ e ‘ci sarà’ nella compartecipazione della spesa che dovrà attuarsi nelle modalità consentite e concordate. Compresa quella dell’incremento dei trasferimenti a favore della città di Perugia per il trasporto pubblico locale. Il finanziamento della Regione va considerato parte integrante dell’impegno dell’ente nell’ambito delle politiche per il sostegno del diritto allo studio, anche tenendo conto del fatto che l’università degli studi di Perugia, l’università per stranieri e tutte le istituzioni di alta formazione rappresentano per
l’Umbria una risorsa di inestimabile valore, non solo da un punto di vista culturale, ma anche economico e sociale. La Regione – aggiungono – dal 7 aprile 2017, ha introdotto ed interamente finanziato il servizio Gimo, che è consistito nella sperimentazione della mobilità notturna con due linee che collegano le principali zone della città in esercizio le sere di venerdì e sabato nella fascia oraria 22-02. La fase di sperimentazione del servizio è terminata il 30 giugno 2017 e l’assessore regionale ai trasporti ne ha giudicato ‘soddisfacenti’ i risultati ottenuti, che si sono assestati intorno alle 4 mila utenze per un costo di 40 mila euro. In previsione dell’avvio della nuovo nuovo anno accademico – concludono – è quindi necessario riavviare il servizio, prevedendo un opportuno finanziamento».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli