Terni, calcio e ciclismo: tempi eroici in mostra

Inaugurata la mostra in biblioteca resa possibile grazie alla donazione della famiglia Castellani. Focus su Coppi, Bartali, il ‘Grande Torino’ e memorie rossoverdi

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Una storica collezione in grado di far rivivere – appassionati e non – le gesta di fuoriclasse dello sport come Gino Bartali e Fausto Coppi. Tanto ciclismo, ma non solo: spazio anche al ricordo del ‘Grande Torino’ e della Ternana. Si tratta della mostra che mercoledì pomeriggio è stata inaugurata nella biblioteca comunale di Terni: una serie di immagini che coprono un periodo che va dal 1940 al 1966, possibile da vedere grazie alla donazione da parte della famiglia Lamberto Castellani della collezione ‘Il calcio e il ciclismo illustrato – Il racconto dei tempi eroici dello sport’.

FAUSTO COPPI

Il passato eroico e l’anniversario

Per il ‘debutto’ sono intervenuti i giornalisti Corrado Attili e Antonello Brughini, Gioia Bartali (nipote del fuoriclasse), il presidente onorario del Coni Umbria – nonché del Panathlon Club Terni – Massimo Carignani, l’ex Ternana e Torino Giovanni Masiello. In rappresentanza del Comune il vicesindaco Andrea Giuli e l’assessore allo sport Elena Proietti: «Ringrazio – le parole del ‘titolare’ alla cultura – la famiglia Castellani che ha scelto di condividere con la comunità cittadina questa storica collezione in grado di farci rivivere momenti eroici dello sport come quelli dei campioni Gino Bartali e Fausto Coppi e memorie sul calcio della Ternana e di grandi squadre come il Torino. Questa donazione, inoltre, ci permette di essere una delle biblioteche italiane (la quarta per l’esattezza dopo Milano, Bergamo e Firenze) a possedere una cospicua consistenza della rivista e, una delle poche, a conservare alcuni numeri particolari, come quelli a cavallo della seconda guerra mondiale».

IL CALCIO E IL CICLISMO ILLUSTRATO

Gioia Bartali

L’anniversario

Un evento che arriva in un anno particolare: «Un’iniziativa resa possibile – ha sottolineato Carignani – grazie alla famiglia Castellani, hanno messo a disposizione questa raccolta. Rappresenta dal punto di vista storico un qualcosa di importante per tutto il movimento sportivo italiano: è in concomitanza con il 70° anno della scomparsa del Grande Torino, un periodo che ha segnato la storia del calcio italiano. Ci sono poi delle immagini stupende del ciclismo degli anni eroici». Breve passaggio sui rossoverdi: «Non credo che la Ternana abbia difficoltà per salvarsi, purtroppo è stata una di quelle stagioni iniziate bene e finite non nello stesso modo».

La storia di Bartali e il ciclismo attuale

In biblioteca anche la nipote del grande Gino: «C’è grande affetto e partecipazione quando si parla di mio nonno. Il ciclismo? Cambiato moltissimo, era legato al popolo all’epoca e passando per le strade c’erano sempre tante persone che gli correvano dietro per chiedergli un autografo o stringergli la mano. Lui voleva essere ricordato come un campione sportivo e non come un eroe: ciò nel tempo ha consentito di portare alla luce nel corso del tempo una storia straordinaria, di coraggio ed umanità. Non credo che il ciclismo di oggi sia paragonabile a quel periodo: non c’era questo rapporto mediatico ed era molto più ‘sofferto’, basta guardare le condizioni delle strade all’epoca. Anche le biciclette erano diverse, oggi c’è un ciclismo più innovativo. Quello di mio nonno era distante», ha concluso. La mostra è visitabile nella sala Farini, al primo piano della struttura.

 

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