La Ternana saluta la B: Avellino, poi la discesa

Ultima gara prima del ritorno in C: al ‘Liberati’ via i loghi con Unicusano presente. De Canio e il futuro: «Programma per riportare la squadra dove merita». Spunta Pagni come ds

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La particolare situazione in zona mista: fase di transizione e doppio logo

L’Avellino deve vincere per evitare ogni rischio di playout, la Ternana è già bella che retrocessa – da ultima – e viene da una settimana abbastanza surreale tra contestazioni a suon di striscioni, caccia al direttore sportivo e pensiero all’amaro ritorno in serie C. I rossoverdi salutano la serie B venerdì sera contro gli irpini: le ‘Fere’ la potranno rivivere nell’agosto 2019 se tutto va bene. La realtà è ben altra intanto. E al ‘Liberati’ inizia l’opera di pulizia dei loghi presenti con la scritta Unicusano con – in sala stampa – particolare presenza in contemporanea del vecchio e del nuovo (si ritorna all’antca). Luigi De Canio ‘ufficializza’ le intenzioni di via della Bardesca: «Determinati a fare programma per riportare la squadra dove merita. Altrimenti non sarei qui». Diretta su umbriaOn dalle 20.

LA TERNANA SALUTA LA SERIE B, LUIGI DE CANIO  E LE RASSICURAZIONI DI BANDECCHI – VIDEO

Via il vecchio logo, restyling avviato

Men at work, via loghi con Unicusano La società aveva reso noto che, permanenza in B o retrocessione C che sia, la denominazione sarebbe cambiata con ritorno alle ‘origini’. In attesa che le pratiche federali/burocratiche siano completate, allo stadio in linea di massima il passaggio si avverte: ci sono alcuni punti dove il vecchio logo è già stato sostituito (zona mista e sala stampa) e ci si ritrova nell’atipica situazione dove nello stesso punto c’è la presenza di entrambi. La proprietà era stata estremamente veloce nel piazzarli la scorsa estate, lo è altrettanto nel toglierli dopo la disastrosa annata sportiva e le numerose critiche della piazza: insomma, non era di certo preventivato nel giugno del 2017, ma qualcosa è andato storto – eufemismo – e quindi immediata retromarcia a undici mesi dall’arrivo. Operazione marketing/promozionale – il concetto ‘basta che se ne parli’ non funziona – non proprio riuscita.

LE PAROLE DI BANDECCHI

Area ospitalità ancora ‘intatta’

Bandecchi e le promesse a De Canio Il trainer lucano ritrova la serie C a 21 anni di distanza dall’ultima esperienza, in quel Carpi dove militavano Materazzi e Pivotto. Non il massimo per un tecnico abituato ad allenare in A e B, ma giovedì c’è stato un faccia a faccia con Stefano Bandecchi e Stefano Ranucci che gli regala ottimismo e certezze per l’immediato futuro: «Abbiamo avuto – ha spiegato in conferenza- un incontro chiarificatore e definitivo, la società vuole operare in maniera seria e importante. Ho trovato uno Stefano Bandecchi determinato: si è reso conto degli errori fatti, imputabili alla mancanza di conoscenza di questo mondo, e ha ribadito la volontà di mantenere fede agli impegni presi nei confronti della città e dei ternani. Vuole fare un centro sportivo e non appena la situazione del Comune si normalizzerà, sarà uno dei primi atti che farà – insieme ad altre iniziative che ha in mente, specifica – per radicare la sua presenza a Terni. Siamo tutti amareggiati per la retrocessione».

Luigi De Canio e la novità in sala stampa

La serie C, la risalita e la serietà Per parlare dell’Avellino c’è davvero poco spazio. C’è da convincere una piazza affranta, delusa e anche abbastanza innervosita nei confronti della proprietà per il clamoroso fallimento nella stagione debutto: «Ci siamo intesi subito sulla necessità di fare in modo di creare una squadra competitiva e da parte – prosegue su Bandecchi – sua ho trovato una spinta notevole il tal senso. Lui e Ranucci sono dterminati a creare un programma che riporti la Ternana là dove merita di stare, sono parole sue: non fosse stato così, non sarei rimasto e vi avrei salutato in questa occasione. Lui aveva parlato, in un momento di sfogo, dell’idea di andarsene se non lo volevano e scherzando gli ho detto ‘cosa fa? Prima mi porta in questa situazione e poi mi abbandona? Ha un obbligo morale con me e insieme ci dobbiamo riprendere la serie B’. Quando sono arrivato sapevo che probabilmente non ci sarei riuscito, ma ora ho verificato la coerenza con il progetto che mi hanno proposto».

Lo striscione di lunedì

Il ds, i calciatori e la richiesta: «Ultima parola sempre a me» L’allenatore lucano parla di una modifica nello staff tecnico per motivi logistici e dell’arrivo del direttore sportivo. Per ora queste sono le novità annunciate: «Per i calciatori – ha aggiunto – vedremo una volta definito il direttore sportivo. Non mi riguarda tale scelta perché non ho mai fatto nomi né tantomeno dato assensi: sì, è vero, la società ha incontrato alcune persone ma non è dipeso da me. Nemmeno nel caso del mio concittadino (si riferisce a Nicola Salerno, ndr, che secondo tmw avrebbe rifiutato), è solo una casualità. Non ho amici da sistemare e mi piace la meritocrazia, un conto è la stima e un conto la professionalità. Salerno? Non necessariamente c’è un motivo per il quale debba lavorare con lui. Ho solo chiesto di verificare con sicurezza e certezza che chiunque possa essere il ds scelto (la firma è attesa a brevissimo), abbia la convinzione di lavorare con il sottoscritto. Sapendo che per ogni cosa l’ultima parola è la mia». Su questo De Canio non ammette repliche, un ‘diktat’ per la gestione sportiva. Ma sottolinea che «la società deve essere autonoma e non avere ‘padroni’ esterni, su questo aspetto li ho frenati perché erano già andati troppo avanti».

Adriano Montalto, futuro da decifrare

Il ‘controllore’ In definitiva De Canio parla di sé stesso – per il nuovo corso – come un «controllore di chi entra in società, mi hanno investito del ruolo di guida e ho questo compito. Se non è possibile ciò che si vorrà fare, sarò io a fare un passo indietro: per me a contare sono progetto e intenzioni, non il contratto. La mia storia la conoscete. Per linee generali ho fatto presente che la fretta è cattiva consigliera, non dobbiamo averne. E ai tifosi dico che nessuno deve pensare che Terni sia terra di conquista». Ora servono i fatti.

NEREO BONATO: «TERNANA? MAI SENTITA». CONVENZIONE E ISCRIZIONE IN SERIE C, GLI STEP

Stefano Bandecchi, contestazione per lui

La spesa, la serie C e la preferenza del girone Breve focus sul prossimo campionato: «In C non è detto che più si spende e più si vince, ci sono dei casi anche quest’anno. Nel calcio è cambiato tutto – risponde in merito al suo ritorno nella terza serie a vent’anni dall’ultima apparizione – ma rimane comunque un torneo difficile e insidioso. Il girone? Preferisco il B anche per motivi logistico, spero ci sia buon senso nella scelta. Aspetto tecnico? Se un calciatore è motivato, fa bene in tutti i raggruppamenti».

L’Avellino e la regolarità del campionato Non più di due minuti dedicati alla sfida con gli irpini: «Finiremo con quelli – De Canio fa intendere che, salvo forzature dovute agli infortuni, sarà schierata la squadra di Vercelli – che abbiamo, nel bene e nel male, è giusto che si finisca così. Un match importante per la regolarità del campionato perché ci sono squadre che hanno degli obiettivi ancora. Dentro ho una rabbia inimmaginabile, ma mi controllo», evidenzia sul suo stato d’animo post discesa in C. Arbitrerà il match Francesco Fourneau della sezione di Roma1. Niente ‘rifinitura’ rossoverde venerdì e immediato ‘rompete le righe’.

NICOLA SALERNO IN ORBITA TERNANA

Renatinha

‘Ferelle’ e invito Da un lato si chiude una stagione drammatica dal punto di vista sportivo, dall’altra sabato pomeriggio parte la semifinale scudetto della Ternana femminile del futsal. E allora scatta l’invito: «In questo momento di fine stagione così delicato è importante per i colori della nostra città si comunica che sabato avrà luogo l’iniziativa ‘Cuore Rossoverde’ in occasione della partita Ternana Calcio Femminile-Italcave Statte Taranto – il via alle 17 al DiVittorio – qualsiasi tesserato della Ternana Unicusano Calcio S.p.A. avrà l’ingresso gratuito, basta presentare tesserino Figc-Lnd o documento all’entrata e venire con indumenti di rappresentanza. L’iniziativa vuole lanciare un messaggio positivo di appartenenza e orgoglio a prescindere dai risultati conquistati sul campo, perché al di là della categoria e dei risultati c’è sempre e comunque «l’essere Fere».

Danilo Pagni con la maglia rossoverde

Ritorno di Pagni? Venerdì mattina, a poche ore dal match, il portale alfredopedulla.com segnala la possibilità di un nome ben conosciuto alla città come sostituto di Evangelisti: in pole position per ricoprire il ruolo di direttore sportivo ci sarebbe Danilo Pagni, protagonista nella cavalcata salvezza al fianco di Fabio Liverani. Il dirigente calabrese, 43 anni compiuto ad aprile, è attualmente impegnato come osservatore del Milan.

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