Lavoro in Umbria, ‘indeterminato’ crolla

Confermato il trend: i contratti a tempo indeterminato diminuiscono sempre più, mentre sono in aumento quelli ‘a termine’

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In Umbria, trovare un lavoro a tempo indeterminato è sempre più difficile. Sono in aumento, invece, i contratti a termine. A dirlo sono gli ultimi dati diffusi dall’Inps – il ‘Rapporto sul precariato’ – relativi al mese di gennaio.

IL RAPPORTO INPS GENNAIO 2017

I contratti A gennaio 2017, in Umbria, si sono registrate complessivamente 6.216 assunzioni, ma solo 934 a ‘tempo indeterminato’ (131 in meno rispetto a gennaio 2016). Sono state, invece, 4.753 le assunzioni ‘a termine’ (1.319 in più rispetto allo stesso mese nell’anno precedente).

Gli ‘stagionali’ In lieve aumento anche le assunzioni in ‘apprendistato’ che a gennaio 2017 sono state 356 (30 in più rispetto a gennaio 2016). In diminuzione, invece, le 173 assunzioni ‘stagionali’ (112 in meno rispetto allo stesso mese nell’anno precedente).

Ires Cgil Umbria «È evidente – commenta Mario Bravi, Ires Cgil Umbria – che il lavoro aggiuntivo è quasi esclusivamente lavoro precario o super precario, come quello dato dai 281.040 voucher venduti nei primi due mesi del 2017, dato che conferma sostanzialmente l’andamento dei primi 2 mesi del 2016. Infine, l’Inps svela anche che nel 2016 (a livello nazionale) i licenziamenti disciplinari sono aumentati del 31% rispetto al 2015, un ulteriore dimostrazione degli effetti nefasti del jobs act, ma è ormai evidente a tutti che non si può uscire da una crisi economica che continua a manifestare i suoi effetti devastanti abbassando diritti e tutele».

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