Perugia alza il sipario su ‘Umbria Jazz 2017’

Passeggiata per corso Vannucci all’inizio di Umbria Jazz 2017. Pagnotta sereno, Romizi puntualizza, la Prefettura spiega

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di P.C.

Ci perdonino le altre manifestazioni. Ma nulla risveglia Perugia, inondandone le strade di vita, come Umbria Jazz.

LE FOTO DELLA PASSEGGIATA – GALLERY

Il gruppo che ha inaugurato IJ17

L’attesa Fin dalla serata di giovedì – durante l’overtoure con la notte bianca – in centro si respirava quell’atmosfera frizzantina da vigilia di grande evento. Poi, per tutto il pomeriggio di venerdì, è stato un lento ma inesorabile crescendo. In Sala Notari c’era un evento con le fondazioni bancarie: al tavolo illustri oratori eppure, in sala, c’era fermento e insofferenza. Ad ogni nota, ad ogni accordo, provenienti dal palco di piazza IV Novembre, un fremito, un drizzare di antenne, un girare di teste verso le finestre. A un certo punto, Federica De Sanctis, la giornalista Sky che moderava l’incontro, ha fatto notare il piacere che si provava nel discutere con un sottofondo musicale così gradevole. Per l’occasione, le fondazioni hanno pure prorogato l’orario della mostra «Da Giotto a Morandi».

Abbracci gratis

Sottofondo musicale A convegno terminato, tutti hanno allentato i nodi delle cravatte e si sono riversati in corso Vannucci, che in questi giorni, complice il caldo afoso e la leggerissima Tramontana, si presenta in tutto il suo splendore. Per dissetarsi c’è pure una colonnina di Umbra Acque, che fornisce acqua refrigerata a prezzo simbolico, con una fontanella tra via Mazzini e piazza Matteotti. Completamente gratuiti, invece, gli abbracci di alcuni attivisti, che ad un certo punto hanno fatto volare palloni colorati.

UMBRIA JAZZ TUTTO L’ANNO – ARCHIVIO UMBRIA ON

Con la fisarmonica

La bellezza dei giovani I colori del tramonto rendono se possibile ancora più belli i giovani che sciamano dalle stradine: sembrano muoversi al suono della musica. Un suono inafferrabile, ora di fisarmonica, ora di tromba, ora di sax. Non si sa da dove proviene, visto che le band agli angoli Delle strade attaccano e staccano come rispondessero a un immaginario spartito. Ma è nell’aria. I generi sono diversi, ma la musica, nella sua definizione più alta, fa da collante perfetto. Sul palco dei Giardini Carducci si suona dalle 13: Sugarpie & The Candymen, Huntertone, Shake ’em up jazz band e tanti altri. A rompere il ghiaccio, gli Accordi e Disaccordi, che poi si sistemano su corso Vannucci a intrattenere la folla. Si fermano alle 18, in onore dei Funk Off: la street parade è ormai una tradizione di Umbria Jazz e segna il vero inizio delle danze, al di là delle metafore.

LA PARATA DEI FUNKOFF – VIDEO CON INTERVISTA

Schizzi di note

Respirare la musica Il corso si è riempito. Il Santa Giuliana apre alle 19. Around Midnight c’è Gianluca Petrella al Morlacchi. Ma conta poco. Le persone non sono qui per ascoltare musica. Ma per respirarla, per farla entrare nei polmoni, per spalmarsela addosso, e lasciarsi trasportare in un ballo improvvisato o solo in un movimento ritmato delle spalle, che scioglie i muscoli e fa fluire la vita. Umbria Jazz è soprattutto questo. Poi ci sono i musicisti bravi che finiscono sui manifesti, e gli intenditori che vanno a sentirli a pagamento, ma è una piccola percentuale di ciò che Umbria Jazz è davvero.

Funk Off

Carlo si è sciolto Il ritmo contagia tutto, pure Carlo Pagnotta, intercettato da umbriaOn mentre sorseggia una bibita davanti al quartier generale. Il volto è disteso. Le polemiche sui controlli sembrano superate. La musica ha colpito. Chiediamo di poter fare una foto, ci risponde: «A pagamento, sì». E sorride. Si è sciolto pure lui. Poco distante, due muscolosi bodyguard osservano il tramonto con la stessa dolcezza di un ragazzino al primo amore. Anche loro si prestano con un sorriso alla foto – di spalle – per documentare che tutto funziona bene. E così anche i rappresentanti delle forze dell’ordine. Ce ne sono tanti: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale. Presenza discreta ma ben visibile. Le nuove direttive di sicurezza sono all’esordio e vengono prese sul serio. Vedremo come andrà. Ma loro sono gentili e disponibili, consapevoli della delicatezza del ruolo.

Carlo Pagnotta, patron di UJ

Musica e allegria Il sindaco Romizi intanto è uscito dal Sala Notari e (ne siamo certi) si è allentato la cravatta e magari si è pure tolto la giacca. Arriva un suo comunicato: «Da oggi prende il via Umbria Jazz 2017. Invito cittadini e visitatori a vivere il festival, immergendosi in giornate colme di musica e allegria. Come ogni anno, lo ha rilevato anche la Fondazione Uj, le note invaderanno la nostra meravigliosa città senza particolari disagi. Quanto all’accessibilità all’acropoli non ci saranno restrizioni rispetto alle precedenti edizioni. Come già comunicato, Minimetrò prolungherà il servizio fino alle 1.45. Delimitate, ma liberamente accessibili fino alla capienza massima, saranno solo le aree che ospitano concerti».

Service ai varchi

Dipartimento sicurezza Poi la polemica sulla circolare Gabrielli: «Queste norme, condivisibili o meno, non consentono agli amministratori locali di esercitare sostanziali poteri di mediazione, vedi Palio di Siena. Appare paradossale che chi oggi, in maniera strumentale, prova a imputare possibili disagi in capo all’amministrazione comunale, che da subito si è prontamente attivata in tutti i tavoli, appartenga al medesimo schieramento politico del Governo dal quale discendono dette disposizioni. Improvvide dichiarazioni o peggio speculazioni politiche, all’evidenza tanto infondate quanto pretestuose, rischiano di minare, queste sì, l’appeal della kermesse. Ogni valutazione a riguardo è da rimandarsi al termine di queste giornate». Il sindaco rinnova quindi l’invito «a venire a Perugia in questi giorni di Umbria Jazz, a collaborare tutti per la buona riuscita del festival e a godersi come sempre i tantissimi spettacoli e concerti in programma».

UNA LEGGE PER UMBRIA JAZZ

Forze dell’ordine ad ogni angolo

Le indicazioni della Prefettura Sui controlli arriva anche il comunicato del viceprefetto Angela Buzzanca, che fornisce indicazioni per l’accesso agli spettacoli gratuiti (ai Giardini Carducci, in piazza IV Novembre, e nel centro storico), oltre che per gli eventi a pagamento. I controlli saranno mirati a verificare che all’interno dei luoghi interessati dagli spettacoli non vengano introdotti oggetti proibiti o pericolosi per la pubblica incolumità. In particolare, saranno bloccate persone con: valigie, trolley e contenitori ingombranti, penne e puntatori laser, oggetti atti a offendere (esclusi i dispositivi medici), bottiglie in vetro e lattine. Le bottiglie in plastica saranno ammesse ma senza tappo. Sarà inoltre vietato stazionare lungo i percorsi di accesso e di deflusso e sulle vie di fuga. Sarà vietato arrampicarsi su balaustre, parapetti, divisori ed altre strutture non destinate alla permanenza del pubblico. Insomma, tutte cose logiche e che – ci scommettiamo – erano controllate anche negli anni scorsi. Ma i fatti di Torino, la sera della finale di Champions League, ha fatto nascere una psicosi collettiva, riportando tutti sull’attenti. Siamo certi che anche stavolta la musica sarà più forte della paura.

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