Il saluto a Perugia di monsignor Giulietti

L’annuncio commosso del cardinale Gualtiero Bassetti nella mattinata di sabato: è il nuovo arcivescovo di Lucca. «Perdiamo un figlio ma ne dobbiamo essere orgogliosi»

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Monsignor Paolo Giulietti lascia Perugia. Il vescovo ausiliare della diocesi di Perugia-Città della Pieve e collaboratore del cardinale Gualtiero Bassetti, guida dell’arcidiocesi umbra, andrà in Toscana: è lui il nuovo arcivescovo di Lucca. Va a sostituire Italo Castellani. Il commosso annuncio è arrivato nella mattinata di sabato da parte dello stesso presidente della Cei. La nomina è di Papa Francesco.

L’ANNUNCIO, LE LACRIME, L’INTERVISTA – VIDEO DALLA CURIA

«Perdiamo un figlio». Commozione Bassetti

Paolo Giulietti

«Perdiamo un figlio ma ne dobbiamo essere orgogliosi. Giulietti si trasferirà nei prossimi mesi, ma la Pasqua la farà con noi», le parole espresse da Bassetti nel dare la notizia. Giulietti resterà a Perugia come ‘delegato ad omnia’ in attesa del passaggio a Lucca. Il Cardinale ha inoltre annunciato che al posto di Giulietti – che lui stesso ordinò vescovo il 10 agosto 2014, quando era già vicario generale dell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve – sarà nominato un nuovo vicario, ad occuparsi della comunità perugina visto che Bassetti continua nel suo incarico di presidente della Conferenza episcopale italiana.

La ‘promozione’ di Lucca

Devoti lucchesi salutano il nuovo Vescovo

«Per sdrammatizzare l’emozione di questo momento – ha ricordato mons. Giulietti – ricordo che il patrono di Lucca è san Paolino ed io quando ero piccolo molto spesso mi chiamavano Paolino… La diocesi di Lucca offre anche ai perugini molte opportunità per rincontrarci e continuare a vederci, come il Carnevale di Viareggio, le montagne della Garfagnana, la Via Francigena…, aspettando, forse, la “macro regione” che ci rivedrà insieme in un futuro non lontanissimo. Ringrazio il Santo Padre per questo dono e tutti voi per il cammino fatto cercando di portare a compimento, nei prossimi mesi, alcuni dei progetti avviati insieme. Sono grato alla carissima Chiesa di Perugia-Città della Pieve, che mi ha generato alla fede e alla vocazione e che ho servito per tanto tempo e in diversi modi, e al suo vescovo, il cardinale Gualtiero Bassetti, che mi ha accompagnato con affetto e pazienza in questi ultimi anni». Il caso ha voluto che a Perugia sabato mattina ci fossero dei devoti lucchesi che, appresa la notizia, si sono recati in Curia a salutare il nuovo pastore.

Chi è Giulietti

Monsignor Giulietti, figlio della chiesa perugino-pievese, è nato a Perugia il 1° gennaio 1964 ed ordinato presbitero il 29 settembre 1991 dopo aver frequentato il Pontificio Seminario Regionale Umbro “Pio XI” dall’ottobre 1985 al giugno 1991. Il 25 luglio 2005 viene nominato da papa Benedetto XVI Cappellano di sua santità con il titolo di monsignore come riconoscimento alla sua opera svolta da responsabile del servizio nazionale per la pastorale giovanile della Cei dal 2001 al 2007, distinguendosi nell’organizzazione della partecipazione di migliaia di giovani italiani alle Giornate Mondiali della Gioventù di Toronto (2002) e di Colonia (2005). Ai giovani ha sempre rivolto la sua attenzione pastorale promuovendo da direttore diocesano e regionale della Pastorale giovanile un’opera di evangelizzazione che ha visto protagonisti gli stessi giovani. Non è un caso che i suoi studi teologici superiori l’abbiano portato a conseguire la licenza in teologica pastorale con specializzazione in pastorale giovanile presso il dipartimento di pastorale giovanile e catechetica della pontificia università salesiana. Per diversi anni è stato assistente diocesano del settore giovani dell’azione cattolica e dell’Act e del Gruppo Fuci di Perugia; è stato anche responsabile e formatore degli obiettori di coscienza della Caritas diocesana e assistente spirituale della comunità di accoglienza Caritas per detenuti ‘San Giuseppe Cafasso’; è membro del Consiglio di amministrazione della fondazione Giovanni Paolo II per la gioventù in Roma.

Le felicitazioni dalla Regione: Marini e Porzi

«Apprendiamo con grande gioia che monsignor Paolo Giulietti è stato nominato da Papa Francesco arcivescovo di Lucca», scrive la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, porgendo le più sentite felicitazioni e complimenti a monsignor Giulietti con il quale, «in tutti questi anni la Regione Umbria ha collaborato per la realizzazione di molte importanti iniziative, a partire dalla promozione dei Cammini che hanno rafforzato l’immagine dell’Umbria legata alla spiritualità. Come vescovo ausiliare di Perugia, monsignor Giulietti ha fatto sentire sempre la sua presenza e la sua vicinanza alle persone in difficoltà dedicando grande attenzione ai giovani e ai migranti. Questa nomina ancora una volta esalta e impreziosisce il lavoro di un Pastore della nostra terra». Congratulazioni anche dalla presidente del consiglio regionale dell’Umbria Donatella Porzi: «Si tratta di un grande riconoscimento e di una ‘chiamata’ per una persona che con grande umiltà e responsabilità ha servito la chiesa umbra da sempre, fin dalla sua ordinazione episcopale del 2014. L’Umbria non può che essere grata a monsignor Giulietti per tutta la sua attività, che lo ha visto sempre in prima fila per gli ultimi e per i giovani, impegnato nella costruzione di una coscienza civile e morale nuova e sempre sensibile alle difficoltà».

Gli auguri del sindaco Romizi

Alla notizia della nomina di monsignor Paolo Giulietti ad Arcivescovo di Lucca, il Sindaco di Perugia ha voluto rivolgere il suo saluto e il sentito ringraziamento per tutto il lavoro svolto in questi anni nella nostra città: «Ringrazio Mons. Giulietti – ha detto Romizi – per il servizio reso alla nostra città anche come vescovo ausiliario di Perugia-Città della Pieve, a fianco di S.E. il Cardinale Bassetti. Ci onora che un nostro concittadino abbia ricevuto una responsabilità cosi alta, per questo rivolgo a lui un augurio sincero e affettuoso per questo nuovo incarico, che sono certo porterà avanti con lo stesso impegno con cui ha curato la nostra comunità e, in particolare, i nostri giovani, camminando insieme a loro e alle persone più bisognose».

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