Perugia, Bassetti: «Aiutatemi a capire»

Fresco di nomina a capo della Cei, il Cardinale partecipa all’incontro interreligioso con i bambini del Don Bosco e poi incontra i giornalisti in Curia

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di P.C.

La prima uscita umbra del Cardinale Gualtiero Bassetti da presidente della Cei, in visita all’istituto Don Bosco per la giornata interreligiosa, era programmata da tempo, ma certo ha assunto altro valore dopo la nomina del Papa. Venerdì mattina erano presenti anche il sindaco Andrea Romizi e la presidente della giunta regionale Catiuscia Marini. Nel pomeriggio incontro con la stampa.

L’INTERVISTA AL CARDINALE BASSETTI (VIDEO)

Festa interreligiosa L’Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve è ospite fisso delle giornate interreligiose organizzate dall’istituto Don Bosco di Perugia e, nonostante le giornate ‘imbrogliate’ di questi giorni, il Cardinale non ha voluto mancare all’appuntamento preso da tempo. Ha incontrato i 250 studenti, di varie nazionalità, etnie e religioni, che frequentano le tre sedi dell’istituto: Perugia, Foligno, Marsciano. E non a caso, la riflessione era proprio sul dialogo interreligioso, sulla pacifica convivenza in un periodo così complesso e difficile.

Occhi senza più lacrime «La pace che è il più grande dono di Dio, ma è anche un dono fragilissimo, contenuto in vasi di creta, che possono rompersi», ha detto Bassetti, commentando il disegno dei giovani, che ritraeva proprio la colomba portatrice di pace, ‘aggredita’ dai mali di questo tempo: «Penso alle vittime delle stragi, delle traversate del Mediterraneo, degli attentati. Non abbiamo più parole e anche i nostri occhi si sono asciugati tante sono le lacrime versate».

L’INTERVENTO DI BASSETTI AL DON BOSCO (VIDEO)

Convivenza unica via «Musulmani, Ebrei e Cristiani credono in un unico e in uno stesso Dio che è creatore – dice Bassetti con forza – se Dio è padre dell’umanità, noi siamo fratelli. E visto che siamo fratelli, a qualunque razza e qualunque religione noi apparteniamo, i nostri rapporti sono già stati stabiliti: sono rapporti tra fratelli. Il fondersi e mescolarsi delle razze è inevitabile, chi rifiuta questo, nega l’uomo, nega le radici dell’umanesimo e nega qualunque idea di pace».

Perugia scuola di dialogo «Ho avuto una buona scuola da Perugia e dalla mia Umbria, di cui mi vanto. Essere arcivescovo di Perugia mi ha messo in una visuale della realtà molto ampia. A Perugia si parlano più di 100 lingue, c’è una Università per Stranieri. Perugia anche in tempi non sospetti è stata una città accogliente e quindi tutto questo è stato per me una buona scuola, da questo punto di vista».

Un Salesiano mi ha salvato «Quando alla Cei mi hanno chiesto informazioni sull’otto per mille, ho detto chiedetelo all’amministratore perché in matematica a scuola andavo male – ricorda divertito Bassetti – avevo avuto un bravo maestro di italiano e latino, ma non di matematica e disegno, all’esame di terza media rischiavo di essere bocciato. E così mi sarei ritrovato a riparare biciclette come il mio babbo. Ora, nonostante la Fornero, forse sarei già pensionato. Per fortuna un salesiano, don Natali, disse alla commissione che non dovevano bocciarmi. Così, mi promossero… ed eccomi qui».

Bassetti ai giornalisti: «Aiutatemi» Nell’incontro pomeridiano con la stampa, il Cardinale fa poi un inatteso appello agli operatori dell’informazione: «Ho bisogno del vostro aiuto – ha detto Bassetti – se c’è qualche cosa in cui mi potete stimolare, io sono molto contento». Una settimana di continue emozioni per Bassetti: «Quello che più mi ha colpito è stato l’affetto dei confratelli, io molti li conoscevo solo di nome, eppure, vedere poi il loro affetto quando mi hanno salutato mi ha incoraggiato. E il Papa era felice e mi ha dimostrato la sua gioia»

Quella telefonata di Francesco Poco dopo la sua elezione al soglio di Pietro, Bergoglio chiese a Bassetti il numero del cellulare. E, inaspettatamente, lo chiamò: «Pronto, sono il Papa, disturbo?». Un momento di imbarazzo per lo stesso Bassetti, che fui invitato dal pontefice per un confronto: «Dopo quella telefonata – ha raccontato Bassetti ai giornalisti – ci incontrammo nell’appartamento del Papa, dove discutemmo di tanti temi, parlando di tutto come fanno due fratelli». Poi, del tutto inaspettata, la nomina a Cardinale.

Orgoglioso dell’Umbria «La nostra Umbria ha dato al mondo Francesco e Benedetto: come diceva La Pira, Assisi e Norcia sono le due terrazze d’Europa.Io sono orgoglioso del mio impegno in Umbria e, dico di più, se non ci fosse questo mio incarico a Perugia io non potrei svolgere alcun ruolo all’interno della Cei. Quindi è la stabilità della Diocesi di Perugia che mi permette di fare il presidente, una garanzia per restare. Non vi libererete di me».

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