Rapine in Umbria, quattordici arrestati

Sei colpi a Perugia. L’Arma smantella organizzazione che aveva messo a ferro e fuoco sale giochi, banche e negozi anche in Toscana

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Due bande distinte – capeggiate dal titolare di un’agenzia di investigazioni private – che nel tempo hanno compiuto rapine nel centro Italia, prevalentemente fra Umbria e Toscana, seminando il panico fra i proprietari di sale scommesse, gioiellerie, tabaccherie e banche.

Colpi fra Umbria e Toscana

L’indagine del pm Mario Formisano e dei carabinieri del comando provinciale di Perugia ha consentito di sgominarle, con l’arresto di dodici persone. Sei le rapine compiute in provincia di Perugia ed una in quella di Arezzo. Gli arresti sono stati eseguiti anche a Catania ed a Prato. Tratto distintivo dell’organizzazione, la violenza e le minacce portate anche con l’utilizzo di armi da fuoco e l’esplosione di colpi a scopo intimidatorio. A dare il via all’indagine, l’assalto ai danni del responsabile della raccolta degli incassi di sale scommesse e sale giochi a Ellera di Corciano; un colpo che fruttò circa 40 mila euro in contanti. Ha cominciato quindi ad indagare la stazione di Crociano, accertando l’esistenza di due gruppi criminali che prendevano di mira esercizi commerciali e istituti di credito.

Arresti anche a Prato e Catania

L’operazione – hanno spiegato i carabinieri in conferenza stampa (era presente anche il comandante provinciale Giovanni Fabi) – è stata condotta in collaborazione con i colleghi di Prato e Catania e ha dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 14 persone, tutte italiane, di cui buona parte già noti alle cronache giudiziarie locali, domiciliati nell’hinterland perugino e nelle provincie di Prato e Catania, indagati, a vario titolo, per i reati di rapina aggravata, sequestro di persona, porto illegale di armi e lesioni personali aggravate.

Uno è ancora ricercato

Otto dei quattordici arrestati sono stati portati in carcere (a Perugia, Prato e Catania), altri cinque sono stati mandati ai domiciliari mentre uno è riuscito a scappare ed è attualmente ricercato. Sequestrati anche due coltelli (di genere proibito), un machete, una cassaforte sigillata e due tirapugni.

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