Sir, il sogno Champions dura solo un set

Troppo forte Kazan: avanti 1-0 e vicinissima al 2-0, Perugia si fa rimontare e crolla nel quarto al terzo march point. In finale i russi con la Lube Civitanova

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Anche senza Leon, lo Zenit Kazan ha conquistato la possibilità di provare a vincere la sua quinta Champions consecutiva. I russi battono Perugia 3-1 e raggiungono Civitanova che ha fatto fuori con facilità i polacchi del Belchatov. Superfluo sottolineare come il sorteggio abbia avuto un ruolo pressoché decisivo.

L’illusione nel primo set

Il primo ace di Atanasjievic, che provoca l’errore in ricezione di Ngapeth, segna il primo allungo della Sir Perugia nel primo set. Quello decisivo è l’ace di Lanza, con una ricezione (ancora di Ngapeth) che manda il pallone oltre il tavolo della stampa, tanto che Verbov prova a emulare il campione francese, che a Perugia fece un incredibile recupero saltando sui computer dei giornalisti. Stavolta era impossibile… e arriva il 24-21. Poi, dopo l’errore di Lanza e dopo un punto annullato per infortunio di Butko arriva un errore (ancora di Ngapeth) a regalare il primo set ai Block Devils, che anche nel secondo vanno benissimo ma crollano nel finale. Sfumato il doppio vantaggio, sfuma anche la possibilità di volare sulle ali dell’entusiasmo: lo Zenit si rimette a giocare come sa e vince con relativa scioltezza terzo e quarto parziale. Notazione statistica: troppi gli errori in battuta di Perugia, che ha di fatto regalato un set agli avversari solo con questo fondamentale. Non all’altezza dei suoi standard Leon mentre è stata ottima la prestazione di Atanasjevic.

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