«Finalmente possiamo uscire tranquilli la sera». Basta questo commento, carpito in un gruppo di ragazzi di Gubbio, per capire quanto fosse forte il disagio provocato dal minore dell’Est fermato dai Carabinieri nella giornata di mercoledì, dopo una lunga serie di reati che ha avuto il suo apice lo scorso settembre durante i Giochi de le Porte di Gualdo Tadino.
Il fatto Quel giorno, era domenica 24 settembre, il 17enne ha ferito gravemente un giovane italo-cubano di 26 anni, sferrandogli una testata in faccia che gli ha causato una lesione permanente alla mandibola. Per questo è per la lunga serie di reati (ne aveva ben nove a suo carico) il minore, residente con la famiglia a Gubbio, è stato arrestato e ristretto in una comunità di recupero a seguito delle indagini condotte dai carabinieri eugubini. Talmente alto il tumore che il ragazzo incuteva nei giovani della zona che la denuncia è arrivata solo dopo qualche tempo, quando la vittima ha riconosciuto l’aggressore su Facebook, decidendosi a segnalare il fatto ai Carabinieri. La notizia è stata resa nota nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte il Capitano Pier Giuseppe Zago (Gubbio) e il Maresciallo Simone Mattei (Gualdo) insieme al Tenente Colonnello Carlo Sfacteria del comando provinciale.
Genitori d’accordo I servizi sociali di Gubbio seguivano da tempo il minore per reati contro la persona e legati allo spaccio di droga e in passato il ragazzo era stato già espulso da vari istituti scolastici. «Siamo di fronte a un soggetto particolarmente violento che gli stessi genitori hanno definito non integrato», hanno detto i militari nel corso della conferenza stampa sottolineando il fine educativo della misura applicata su disposizione del gip Giuseppina Arcella del tribunale per i minorenni di Perugia.
