Ferelle, via all’era Daniele D’Orto

Ternana Femminile, il tecnico presentato giovedì dopo l’allenamento: «Questa squadra mi fa ben sperare per la Champions». Ambizioni, fiducia e Rambo

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D’Orto con le ragazze

Forte cadenza romana, citazione di Rambo, una certa sicurezza e toni ‘duri’ in campo per far capire – in particolar modo a Vanessa Pereira – come muoversi. Di presentà così Daniele D’Orto nel giorno della sua presentazione da tecnico della Ternana Femminile del calcio a 5: il 57enne ha cominciato la sua avventura nel mondo rossoverde e a riceverlo al palaDiVittorio c’era anche l’ex amministratore unico della società di via Campania, Raffaele Basile. «Con Damiano ci siamo ‘ammazzati’ tante volte, ma siamo amici. La squadra è forte e spero di poter fare qualcosa di positivo». Il debutto è fissato contro la Woman Napoli tra dieci giorni.

Il ‘supervincente’: «Volevamo fare salto di qualità». Le sfuriate

Daniele D’Orto

Il neo allenatore della Ternana è stato presentato dal Basile e dal presidente Bruno Bevilacqua: «Si tratta – ad esordire in conferenza è stato il direttore sportivo – di un qualcosa di grande per noi, volevamo fare il salto di qualità. Alcune sue ‘fedelissime’ sono arrivate alla Ternana e diciamo che ad una società vincente si aggiunge adesso un supervincente». Chi segue il calcio a 5 femminile sa bene delle sfide tra i rossoverdi e i team di D’Orto: «Tante sfuriate tra noi, ma ora abbiamo radunato qui il meglio che c’è». Poche parole come di consueto per Bevilacqua: «Chiuso il cerchio, lui è detto il ‘re di coppe’». Poi inizia la particolare presentazione del romano.

La stanchezza e il passo indietro

D’Orto ha vinto tutto in Italia con diverse squadre e ora ci prova con la Ternana: «Avevo deciso di smettere perché ero molto stanco, questo per me è un hobby.  Con Damiano – ha scherzato – ci siamo ammazzati tante volte ma alla fine c’è amicizia: ho aspettato un attimo e poi mi sono organizzato per venire in questa grande società, ha un pubblico eccezionale che gli ho sempre invidiato. La Ternana è molto esigente e io faccio lo stesso con le calcettiste: la squadra è forte e mi auguro di poter fare qualcosa di positivo, ma sulla carta non si vince». Accenno sull’ex allenatore delle Ferelle Marco Shindler: «Ha ottenuto molti punti con una squadra rimaneggiata. Non sono tenero e da queste professioniste mi aspetto che diano tanto: è molto più difficile allenare un gruppo come questo che giocatrici mediocri, ma ho il mio carattere e so farmi rispettare. Alla base di tutto c’è l’umiltà. In generale non guardo al passato ma solo al futuro, sarei molto contento di fare subito risultati». Nel curriculum del romano anche diversi successi con le giovanili della Lazio.

La rosa, il mercato e Rambo

Presente Raffaele Basile

Le acquisizioni della Ternana non sono finite qui: «Rosa definitiva? Vediamo, forse un altro arrivo ci sarà e potrebbe servire un’italiana», commentano sia D’Orto che Basile. Sull’impegno con la società di via Campania il neo tecnico spiega poi che «viviamo giorno per giorno, come diceva Rambo. A me piace stare, ma si vedrà alla fine: se sto bene rimango, devono però essere contenti anche loro. Mi piacerebbe vincere la Champions ma ci sono anche gli altri: dipende molto dalla fortuna, il 50%. Le avversarie? Benfica – D’Orto le ha affrontate con l’Olimpus Roma – forte, le spagnole anche e hanno molte nazionali. Ma questa Ternana mi fan ben sperare».

Il palaDiVittorio

D’Orto e Bevilacqua

Infine un passaggio sulla necessità di sistemare il palazzetto in vista della manifestazione continentale: «Chiaro che qualcosina – in merito ai fondi a disposizione dell’amministrazione – andrà fatto per l’adeguamento al regolamento Uefa, parliamo ad esempio di porte, spogliatoi, campo e tabellone. Tutto ciò che riguarda l’aspetto sportivo è in capo alla Divisione, il resto no e parlo dell’esterno. Diciamo che finora, a livello politico, è la miglior situazione che ho trovato perché il sindaco Latini e l’assessore allo sport Proietti seguono la vicenda». Vedremo i risultati.

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