Terni, bandi ascensori: in due a giudizio

Al centro dell’indagine della finanza, una presunta maxi truffa che avrebbe consentito a due società di percepire circa 5 milioni

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L’indagine condotta dal pm Marco Stramaglia e dal nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Terni, denominata ‘Ascensori in panne’, era emersa nel maggio del 2017 con tanto di sequestri. Al centro, una presunta maxi truffa che avrebbe consentito alla ternana Ciam Servizi Srl ed alla collegata Systech Engineering Srl di incassare oltre 5 milioni di euro di contributi pubblici, collegati a bandi del Mise e delle regioni Umbria e Sardegna, sulla base di dodici progetti di ricerca sviluppo ritenuti inesistenti dagli inquirenti.

Per questa vicenda due persone – amministratori della Ciam e della Systech – sono state rinviate a giudizio, mercoledì, dal gup Federico Bona Galvagno. Fra i legali difensori dei due figurano gli avvocati Manlio Morcella, Fabrizio Petrarchini e Francesca Carcascio. Prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 12 settembre di fronte al tribunale monocratico di Terni. Contestualmente il gup, accogliendo le istanze delle difese, ha rinviato gli atti alla procura per ciò che attiene i reati tributari contestati ai due, sulla base della genericità del capo di imputazione. All’orizzonte anche una diatriba di competenza con questa parte del procedimento che potrebbe finire all’attenzione del tribunale di Roma.

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