Terni, sabato al gelo per la polizia Locale

Termosifoni spenti al comando di corso del Popolo: è protesta da parte dell’Ospol anche sul mancato pagamento di straordinari e incentivi

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La temperatura ha iniziato ad abbassarsi anche a Terni e tra i primi ad essersene accorti, sabato mattina, sono stati i dipendenti della polizia Locale, costretti a battere i denti nella sede del comando di corso del Popolo. Causa termosifoni non funzionanti.

La polemica

«Un questione che mostra il disinteresse dell’amministrazione nei nostri confronti» lamenta Giovanni De Angelis, segretario del sindacato Csa-Ospol Polizia locale. «Già in precedenza era accaduto, gli agenti si sono dovuti attrezzate con le stufette, che tra l’altro non rappresentano il massimo della sicurezza. Occorre intervenire». Dunque nuovi problemi per il ‘Pentagono’, dove appena venerdì era stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per la presenza di alcune piastrelle pericolanti.

Arretrati non pagati

Ma nuovi problemi soprattutto per la polizia locale, che in passato ha dovuto fare i conti anche con spogliatoi e garage allagati e che dunque è spesso costretta a lavorare in condizioni poco confortevoli. «Nel contempo però – sottolinea sempre De Angelis – i carichi di lavoro e le richieste di servizi aggiuntivi da parte dell’amministrazione sono sempre maggiori, nonostante il pagamento di straordinari e incentivi latiti. Non solo non sono stati pagati gli straordinari legati ai servizi per l’evacuazione della bomba ritrovata a luglio a Cesi – spiega il sindacalista -, ma alcuni colleghi devono addirittura percepire gli straordinari del terremoto 2016, in occasione del quale si erano recati nelle zone terremotate. Su questo ultimo punto è stata aperta una trattativa, ma ancora non sono chiari tempi e volontà nella liquidazione».

Personale anziano

Nessuna traccia anche degli incentivi previsti dal Codice della strada per i servizi notturni di controllo del territorio, che la polizia locale svolge nel fine settimana in supporto alle altre forze dell’ordine nell’ambito del patto ‘Terni città sicura’. «Alle problematiche della sicurezza sono tra l’altro chiamati a rispondere pochi agenti e sempre più anziani, visto che l’età media è di 53 anni. Ma per un settore così delicato – conclude De Angelis -, nel momento in cui vengono richiesti maggiorni controlli, servono risorse e personale nuovo e giovane».

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