La polizia illustra l’operazione
E’ un ternano di 60 anni, ex dipendente di Asm in pensione, il responsabile del grave episodio accaduto sabato mattina all’Itis di Terni. Il colpo è partito accidentalmente dalla sua carabina da caccia calibro 308, ad una distanza di circa 400 metri in linea d’aria dalla scuola.
L’arma Alla polizia che lo ha subito individuato, ha spiegato che il tutto è avvenuto mentre era intento a mostrare l’arma ad un’amica e che non ricordava di avere il colpo in canna. L’uomo è stato denunciato dalla polizia di Stato per il reato di esplosioni pericolose e danneggiamento, a seguito delle indagini-lampo coordinate dal pm Raffaele Iannella e condotte dalla Digos con il supporto della polizia Scientifica. Immediato il ritiro della licenza di caccia e delle altre armi legittimamente detenute: «Si è reso subito conto dell’accaduto, ma poi se ne è andato a divertirsi nella sua battuta di caccia al cinghiale», ha spiegato il questore Carmine Belfiore.
IL QUESTORE CARMINE BELFIORE SPIEGA L’ACCADUTO, VIDEO
Franco Coppoli
Il racconto A portare alla luce i fatti era stato il professor Franco Coppoli: «Poco prima delle 10 abbiamo sentito un colpo – aveva raccontato – e pensavamo ad uno scherzo. Poi, ci siamo resi conto che un proiettile era entrato in un corridoio della scuola, forando il vetro della finestra e infilandosi nel muro, più o meno a due metri di altezza».
FUCILATA IN CLASSE, PARLA IL PROF – VIDEO
Le indagini Sull’episodio sono immediatamente scattate le indagini da parte della Divisione anticrimine della polizia di Stato: in campo la Digos coordinata dal dirigente Marco Colurci in collaborazione con la polizia scientifica. Indagini che hanno portato all’individuazione del responsabile. Il 60enne è stato segnalato alla Prefettura: sarà emesso un decreto di divieto di detenzione armi.
La preside A confermare il grave episodio era stata anche la dirigente scolastica dell’istituto, Cinzia Fabrizi: «Il fatto è accaduto quando, fortunatamente, lungo quel corridoio non c’era nessuno. Il proiettile è entrato a circa due metri di altezza rispetto al piano del pavimento del corridoio e sembra sia stato sparato da una distanza consistente. Al momento – aveva detto sabato mattina poco dopo il fatto – non possiamo aggiungere altro visto che sono in corso rilievi da parte della polizia di Stato. Si può dire sia andata bene».
Marco Colurci (Digos)
Gli studenti La Rete degli studenti medi di Terni, nel commentare l’episodio, aveva protestato ducendo che «quanto accaduto avrebbe potuto rivelarsi una tragedia. Si tratta di un atto completamente irresponsabile e di una gravità assoluta, che non deve passare inosservato e deve essere debitamente punito». La polizia ha fatto in fretta a risalire al responsabile.
