Porta San Giovanni: rifiuti, Comune dà stop

Concessione per l’occupazione di suolo pubblico per i contenitori: c’è la revoca perché «risultano contrastanti per riqualificazione dei giardini di via Martiri della Libertà»

Condividi questo articolo su

di S.F.

I contenitori nel mirino

La concessione per l’occupazione di suolo pubblico c’era stata appena un anno e mezzo fa, il 10 aprile del 2017, su richiesta dell’amministratore del condominio di via Porta San Giovanni 40. Perché servivano dei contenitori ‘in esterna’ per la raccolta differenziata a disposizione dei residenti e da allora, a pochi passi dai giardini di via Martiri della Libertà, ce ne sono quattro per plastica/metalli, tre per la carta, uno per vetro e un altro per l’organico. Con la nuova amministrazione c’è però il cambio di visione: revoca della concessione perché «è contrastante con il programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza».

PORTA SAN GIOVANNI E RIFIUTI: L’INTERVENTO DELLA POLIZIA LOCALE IN ESTATE

La vicinanza dei giardini

I giardini

I nove contenitori sono sul passaggio pedonale che, circa 40 metri dopo, dà accesso ai giardini. Ed il problema, almeno a giudicare dall’atto firmato dal dirigente della direzione polizia Locale del Comune, è proprio questo: già il 5 luglio – due giorni prima c’era stato l’intervento della polizia Locale – era stato sottolineato da palazzo Spada che c’è la necessità di «non autorizzare occupazioni suolo pubblico con contenitori per la raccolta differenziata in quanto contrastanti con il programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza». E dunque la loro presenza «ad uso esclusivo dei condomini limitrofi, risultano contrastanti rispetto alla riqualificazione dei giardini di via Martiri della Libertà».

DISCARICA ABUSIVA E PROBLEMI, I RESIDENTI PROTESTANO

La revoca

Il Comune si è mosso e ha deciso di tagliare il problema alla radice: revocata la concessione per l’occupazione di suolo pubblico e spazio da liberare. Al momento in realtà i contenitori sono ancora sul posto, con tanto di rifiuti gettati in terra sia a lato che dietro gli spazi appositi. La determina è impugnabile al Tar dell’Umbria. Certo è che per gli abitanti della zona potrebbe sorgere qualche problema nella gestione dei rifiuti.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli